Qualche mese fa l’abbiamo vista “temporaneamente” alla nuova rotonda di via Caldieri al Vomero. Parliamo della Mehari verde, l’auto di Giancarlo Siani, giovane giornalista “vomerese” e precario del Mattino, auto sulla quale viaggiava sempre e dove fu trovato ucciso.
Ed ora per onorare la sua memoria è stato promosso un bando internazionale dalla Fondazione Polis che consentirà di trasformare l’automobile in una installazione artistica e collocarla in via Caldieri, vicino allo svincolo della tangenziale. Promosso col sostegno di Comune, Regione, Provincia e di varie associazioni il concorso prevede l’invio del progetto entro il 23 agosto 2012 al sito web ufficiale.
Molto personale e legata al ricordi del giovane giornalista la storia della macchina che diventerà un simbolo di legalità a perenne ricordo di una giovane vita fermata. Fu comprata usata in Emilia e portata a Napoli in un periodo in cui non se ne vedevano tante. Usata per il suo lavoro fu forse la traccia che portò a Piazza Leonardo chi lo seguiva. Recuperata in modo fortunoso nel 2009 per il bellissimo film di Marco Risi, Fortapàsc, fu usata per le riprese.
Ora diventerà un’opera d’arte a perenne ricordo di una delle pagine più tristi della nostra città e sarà sistemata in un luogo tipico della cementificazione selvaggia di Napoli: a due passi dalle “palafitte” come vengono chiamati in zona i palazzoni di via Caldieri. Resterà li in ricordo, speriamo non fugace, di chi credeva nel suo lavoro e nella sua città.
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