Continua il nostro viaggio nei musei “minori” di Napoli. Oggi parleremo del Museo dell’osservatorio Astronomico. Sulla collina di Capodimonte in posizione panoramicissima è ospitato l’osservatorio astronomico di Napoli. La sua costruzione è iniziò nel 1812 grazie a Gioacchino Murat e terminò nel 1819 al ritorno di Ferdinando I. Fu il primo edificio costruito con funzione di osservatorio astronomico.
L’edificio storico, detto della Specola, ha un suo fascino particolare: da uno scalone monumentale si arriva ad un’ampia terrazza su cui c’è la facciata principale. Nelle due torri circolari, costruite in epoca successiva, ci sono strumenti troppo grandi che non trovavano altro alloggiamento. Un grande piazzale antistante l’Osservatorio è dominato da sei colonne sormontate da una scritta dedicata a Ferdinando I All’interno dell’osservatorio è ospitato il Museo degli strumenti antichi che espone circa cento oggetti. Unico nel Mezzogiorno conserva la strumentazione astronomica utilizzata nell’Ottocento. Ma ci sono anche due pezzi del 500 provenienti dalla collezione Farnese e il cerchio meridiano di Reichenbach, tra i primi e importanti strumenti dell’Osservatorio.
Questi e altri strumenti costituiscono esempi degli ambienti di lavoro del ‘800 e forniscono un’esatta informazione sui luoghi e sugli strumenti con cui si faceva astronomia.