È la terza sconfitta nelle ultime quattro partite, quella maturata oggi al Via Del Mare dagli uomini di Mazzarri. Una sconfitta poco significativa ai fini dell’ultimo obiettivo seriamente perseguito – quel terzo posto che per essere assicurato necessita comunque un solo punto nelle prossime due partite – ma che lascia ugualmente l’amaro in bocca perché fa sfumare (anche se non svanire matematicamente) il sogno della rincorsa all’Inter al secondo gradino della classifica.
Oggi a Lecce succede tutto, ancora una volta, nel secondo tempo. Al terzo minuto della ripresa, infatti, il Napoli reclama (giustamente) un fallo laterale che invece viene assegnato al Lecce. Ne scaturisce l’azione in cui Campagnaro travolge in area Olivera: e’ rigore. Dagli undici metri Corvia non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Pochi minuti dopo pero’, lo stesso Corvia commette un fallo ingenuo su Lavezzi e il secondo cartellino giallo gli costa l’ espulsione.
Il Napoli reagisce, Mazzarri indovina i cambi gettando nella mischia Zuniga per Dossena e Mascara per Yebda. Proprio il colombiano al 22’ crossa in area un pallone sul quale l’attaccante etneo è il più rapido ad avventarsi, realizzando il pareggio momentaneo e il suo terzo centro stagionale con la maglia azzurra.
Passano sette minuti e la parità numerica è ristabilita: Cavani, già ammonito per protesta e oggi particolarmente nervoso, si fa buttare fuori per un fallo da dietro al limite dell’area dei salentini. Salterà il match di domenica prossima contro l’Inter. Il Lecce si ravviva, ci crede e trova il vantaggio con uno splendido gol di Chevanton, servito di tacco da Di Michele. Il colpo di testa di Mascara a recupero scaduto, terminato di un soffio a lato della porta di Rosati, è l’ultimo sussulto dell’incontro prima del triplice fischio dell’arbitro Valeri.
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