C’è un nuovo modo per vivere le rovine della città antica più conosciuta dopo Roma. A Pompei ormai per la terza stagione consecutiva è possibile visitare gli scavi in una cornice magica e surreale della notte accompagnati dalla luce delle lune.
L’iniziativa va avanti oramai già da luglio, ad agosto ha toccato il suo massimo storico di affluenza con 700 visitatori in una sola serata, e continuerà fino alla fine del mese di ottobre ogni sabato e domenica sera. Si parte con il primo gruppo mezz’ora dopo il tramonto per poi continuare a partire ogni 20 minuti fino all’ultimo gruppo previsto per le ore 22.10.
Il percorso si snoda per le antiche domus e le vie più significative nei dintorni dell’anfiteatro (il più antico e meglio conservato tra le rovine romane di tutta Europa) accompagnati da una guida e da musiche e la voce fuori campo dell’attore Luca Ward che suggestivamente aiutano insieme a ologrammi e proiezioni a rivivere le emozioni di una città nel pieno della sua vita.
La nostra esperienza
La visita inizia dall’ingresso anfiteatro in piazza Immacolata e segue le antiche mura perimetrali passando per la necropoli di Porta Nocera, dove si incontra la prima delle 8 lune che accompagnano gli spettatori, la luna di morte. Qui si ammirerà tra le ombre degli antichi la tomba di Eumachia, sacerdotessa di Venere. Si sale poi sulle mura della città dove la seconda luna, quella virtuale, accompagna in un viaggio nel passato attraverso una ricostruzione della Pompei che fu, splendida nei suoi colori e vitalità. E dopo aver visto com’era la città si torna con i piedi per terra e si ammira lo spettacolo forte e struggente della tragica fine che la storia le ha assegnato, nell’orto dei fuggitivi i calchi dei pompeiani raccontano l’atroce spettacolo della morte accompagnati dalla luna della speranza, speranza che tragedie del genere non si ripetano più.
L’escursione prosegue verso la casa del giardino di Ercole, sede di un profumiere che seppe crearsi e sfruttare la fortuna e qui appunto si ammira la luna del successo. Tramite studi paleobotanici nel giardino si è riusciti a riprodurre le stesse piante che servivano per creare soavi profumi. La quinta luna è quella comunitaria, nella casa della nave Europa si ammira l’operosità della città commerciale dove tutti lavorano per il bene comune e qui grazie al graffito di una nave chiamata Europa nasce l’analogia dell’esperienza comunitaria a cui l’Europa moderna si affaccia per un benessere che sia continentale.
Per una città dalle mille sfaccettature dopo aver scoperto la meritocrazia di coloro che si ingengano si passa ad ammirare con la luna mitica nella villa di Ottavio Quartione l’influenza dei miti. Un giardino trasformato in un tributo al Nilo e alla dei Iside con affreschi sui muri che raccontano storie vive nell’immaginario pompeiano.
Una città viva sia nelle case che nelle strade, che comunica con la parola e la scrittura ed anche con le scritte sui muri. Un fantasma reincarnato ci racconta la vita di tutti i giorni seguendo graffiti e lasciando l’augurio di poter tornare a vivere felici nelle nostre città così come era a Pompei.
Il percorso si chiude nell’anfiteatro, l’unico più antico e meglio conservato tra tutti i siti romani d’Europa, dove si riuniva letteralmente tutta la città (l’anfiteatro ha una capienza di 20.000 posti e si stima che la città avesse 12-13.000 abitanti) per seguire i giochi dei gladiatori o le corse sulle bighe. Un luogo di ritrovo per esprimere il legame cittadino e poter staccare dalle fatiche giornaliere.
Il tour è molto affascinante e lo si consiglia vivamente, anche solo per cambiare la routine giornaliera. Un tuffo nella Pompei di una volta con uno sguardo diverso e una suggestione che emoziona. La visita è su prenotazione gratuita obbligatoria e conviene prenotare anche una settimana prima visto il grande successo dell’iniziativa. Il giro scorre via piacevole nonostante duri quasi un ora e cinquanta minuti, per questo si consiglia di indossare scarpe comode, e costi 20€
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