Il teatro Trianon compie quest’anno 100 anni. Fu, infatti, fondato nel 1911 da Vincenzo Scarpetta, figlio di Eduardo che volle inaugurare il teatro con “Miseria e nobiltà”, che fu la prima opera rappresentata. Ma quella del teatro non è sempre stata una vita di fasti né di gloria.
Il teatro ha barcollato spesso tra un rischio fallimento e un altro, tant’è che c’è chi ha sostenuto che il titolo della prima opera rappresentatavi, “Miseria e nobiltà” per l’appunto, avrebbe segnato malvagiamente le sorti del Trianon. Una superstizione tutta napoletana forse, o un romantico modo per giustificare la frequente mancanza di risorse e di spettatori, fatto sta che dopo la “miseria”, dicono, deve arrivare la “nobiltà”.
È così che il teatro Trianon riapre, a ridosso di Natale, con un glorioso programma che vuole investirlo della carica, per così dire, di casa della canzone e della musica napoletana. La prima delle occasioni del Trianon si presenterà con la rassegna “Mo’ vene Natale, tra tradizione e modernità“. Il trionfo della riapertura avverrà con “Passione”, o meglio con “Passione tour“, un rincorrersi di musiche e folclore che vede riunirsi Peppe Barra, M’Barka Ben Taleb, James Senese, Gennaro Cosmo Parlato, Pietra Montecorvino, Raiz & Almamegretta, Misia, Spakka-Neapolis 55 e la band di Gigi De Rienzo.
Gli spettacoli avranno luogo il 4, 5, 8, 10 e 11 dicembre a partire dalle 21 e il prezzo dei biglietti va dai 10 ai 27 euro. Quello del Trianon per il “Passione tour”, inoltre, sarà il taglio del nastro inaugurare, perché è già in programma un tour internazionale, un cd e un dvd dello spettacolo.
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