Quando, questa estate, i sorteggi dei gironi Champions avevano piazzato il Napoli nel gruppo A, nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul passaggio del turno da parte degli azzurri. La compagnia di Manchester City, Bayern Monaco e Villareal veniva reputata troppo ingombrante e agli uomini di Mazzarri restava, al massimo, la possibilità di non sfigurare in casa e provare a non chiudere all’ultimo posto.
Da stasera Napoli, e il Napoli, hanno imparato (ancora una volta) a credere nell’impossibile: l’accesso agli ottavi di finale di Champions è un traguardo storico che mancava da 21 anni, e conquistarlo causando l’eliminazione del City – la squadra degli sceicchi, dei miliardi e dei fuoriclasse dagli stipendi d’oro – assume un valore simbolico elevatissimo.
La squadra di Mancini ha vinto, 2 a 0, in casa contro il Bayern Monaco. Ma perché questo risultato fosse rilevante per gli inglesi era necessario che il Napoli non battesse il Villareal. Così non è stato, e il City si vede costretto a disputare l’Europa League con la magra consolazione di essere accompagnato dai cugini dello United.
La partita di stasera al Madrigal ha visto un Napoli maturo, che ha fatto la partita per larghi tratti e che ha affrontato a viso aperto un Villareal ormai allo sbando e che gli ha opposto solo il cuore e l’orgoglio. Nel primo tempo non viene violata la condizione di parità ma entrambe le squadre si rendono pericolose: gli azzurri con Zuniga sottoporta (tiro centrale parato da Diego Lopez) e gli “amarillos” con tiro di Ruben che colpisce il palo.
Nella ripresa il Napoli, costretto a vincere in seguito alle notizie che giungono da Manchester, prende le redini della partita e cerca il gol con insistenza. Al 20° uno scambio sulla destra tra Hamsik e Inler innesca il centrocampista svizzero che lascia partire un sinistro potente dalla distanza e insacca alle spalle dell’immobile Diego Lopez. Passano dodici minuti e gli azzurri raddoppiano con Hamsik che ha vita facile ad appoggiare in rete un traversone basso da calcio d’angolo fatto partire da un Lavezzi stasera in forma smagliante. E’ 2 a 0 e tanto basta: il Napoli amministra, si chiude e aspetta.
Al fischio finale il Madrigal, lo stesso stadio che la scorsa stagione vide finire l’avventura partenopea in Europa League, si trasforma nel teatro dei tifosi azzurri che intonano, come fossero al San Paolo, “O’ surdato ‘nnammurato”.
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