Provocazione al Museo Cam: “Bruceremo un opera al giorno”

In maniera provocatoria e per protesta il direttore del Museo CAM (Casoria Contemporary Art Museum), l’artista Antonio Manfredi, ha dato fuoco a una sua opera esposta nello stesso museo. Era un tele-ritratto a grandezza naturale dei camorrista latitante, opera che lo stesso Manfredi aveva esposto con successo, alla 54esima Biennale di Venezia e alla Kunsthaus Tacheles di Berlino 3 lo scorso anno.La tela, di oltre due metri è bruciata lentamente tra la rabbia e l’emozione dell’artista, del personale del museo e di qualche passante.

La provocazione attuata al Cam di Casoria, che già tempo fa chiese aiuto alla Germania per valorizzare il proprio patrimonio, è in realtà un ennesimo grido di aiuto per avere sostegno dalle istituzioni per il mantenimento del museo. Antonio Manfredi, il direttore artista è deciso: se nessuno interverrà nei prossimi giorni, in accordo con gli stessi artisti, distruggerà un’opera al giorno. Mille opere in collezione e quindi mille giorni di “fuoco” per sacrificare la collezione. Completamente soli senza alcun sostegno da istituzioni locali e dal governo il Museo non più garantire standard minimi di funzionamento (conservazione, fruizione, valorizzazione, ricerca..).

Il Museo CAM è nato nel 2005 per volontà di Antonio Manfredi che da allora lo dirige con l’impegno di divenire, non l’ennesimo contenitore, ma un luogo dove si produce cultura, ricerca, didattica. L’obiettivo è di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea di tutto il mondo. Il CAM dispone di 3.000 mq. di esposizione permanente per quasi 1000 opere di arte contemporanea relative a pittura, scultura, video, arte multimediale, fotografia di importanti artisti di tutto il mondo. Nel frattempo che qualcuno intervenga Manfredi, prima di continuare a bruciare le opere, ne ha coperte alcune in segno di protesta.

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