Le regate della America’s Cup sono nel pieno del loro svolgimento e stanno riscuotendo un successo di pubblico che ha superato ogni più rosea previsione degli organizzatori. Migliaia di persone sono accorse in questi quattro giorni di regate sul Lungomare Caracciolo e in tutti gli scorci panoramici della città. Gli skipper sono entusiasti del pubblico e del valore tecnico del golfo partenopeo, dicono che qui si potrebbe regatare in ogni periodo dell’anno e non vedono l’ora di ritornarci il prossimo maggio 2013. Purtroppo un meteo un po’ ballerino ha un po’ rovinato la festa di questa 34^ America’s Cup salendo in cattedra e facendosi sentire già dalla cerimonia di inaugurazione di domenica scorsa.
I team si stanno affrontando fino all’ultima virata per conquistare quanti più punti possibili per aggiudicarsi le due competizioni in corso nelle acque all’ombra del Castel Dell’Ovo che sono il Mach Race Championship, una serie di regate uno contro uno, e il Fleet Race Championship, la classifica delle regate di flotta.
Ma vediamo cosa è successo in questi giorni che hanno visto l’esordio sul campo di regata del Team di Luna Rossa con ben due catamarani (unico team insieme a Oracle a regatare con due imbarcazioni del team).
MERCOLEDI 11 – Si parte! Bene Americani e Neozelandesi, esordio amaro per Luna Rossa.
Dopo le giornate di allenamento di sabato e domenica di Pasqua si apre la World Series, tra l’entusiasmo generale il vento e la pioggia la fanno da padroni ma le regate si fanno lo stesso. Si svolgono due delle tre regate in programma (la terza bonus, da usarsi nel caso in cui la regata di domenica sia cancellata, verrà svolta giovedì 12) nella prima vince Oracle di Spithill seguiti dai francesi di Enery e da Team New Zeland, ma si registrano i ritiri di China Team per la rottura del fiocco e degli svedesi di Artemis hanno scuffiato (cioè il catamarano di è capotato). Nella seconda regata le cose cambiano con la vittoria di New Zeland seguiti da Team Korea e dagli americani di Spithill. Esordio amaro per gli italiani di Luna Rossa non riescono a schiodarsi dagli ultimi due posti, ma lo skipper Max Serena si dice comunque fiducioso dopo le prime esperienze in acqua.
GIOVEDI 12 – Conferma di New Zeland, che sorpresa Luna Rossa!
Il tempo migliora, il vento cala leggermente e il mare è piatto. Le condizioni ideali per regatare e per richiamare una grande cornice di pubblico sugli scogli. La giornata inizia con tre Mach Race in contemporanea a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Gli scontri vedono la vittoria di Artemis su China, nel derby americano Oracle Bundock la spunta contro il più blasonato Spithill (mostratosi sottotono tutta la giornata) e Luna Rossa Piranha batte Team Korea ottenendo la prima vittoria in Worls Series.
Nelle regate di flotta a farla da protagonista è New Zeland che vince le due regate in programma portandosi in testa alla classifica provvisoria. Ad incalzare i neozelandesi ci pensano le due lune di Piranha e Swordfish che riscattano il brutto esordio del giorno prima, più arretrate le altre imbarcazioni con Spithill che arranca senza trovare il corridoio di vento migliore. Al termine della giornata il comitato ha deciso di svolgere la regata bonus da sfruttare se si dovesse cancellare la regata finale di domenica e la vittoria è andata a Luna Rossa Sworfish.
VENERDI 13 – La prima dei francesi, ancora Luna Rossa.
Dopo i bei scorci di giovedì il maltempo torna a farsi sentire tanto da far slittare i Mach Race a fine giornata dopo le regate di flotta. Negli scontri diretti Artemis da una lezione di regata a New Zeland e la luna di Swordfish batte i francesi di Energy dopo un lungo scontro. Alle semifinali si avrenno gli scontri Artemis contro Swordfish e Oracle Bundock contro Piranha.
Nelle regate di flotta si assiste alla prima vittoria di Energy, i francesi nella prima regata non sbagliano niente e riescono a contenere la rimonta di Spithill mentre sempre bene Luna Rossa con Piranha invece New Zeland perde terreno in partenza e non recupera più. I kiwi però si riprendono subito e vincono la seconda regata dopo un lungo testa a testa con Oracle Spithill seguiti da Swordfish. Una regata concita la seconda che ha visto molte penalità per partenza anticipata e irregolarità durante le virate.
SABATO 14 – Il maltempo rovina tutto.
Tutte le regate di sabato sono state annullate a rimandate a domenica 15 dove si dovranno svolgere ben 7 regate. Le semifinali e finale del Mach Race e le quattro regate finali del Fleet Race. Le condizioni meteo non promettono niente di buono con un piccolo ciclone che interesserà le regioni del sud Italia. Nel pomeriggio sono attesi venti di 20-25 nodi con punte fino a 35 nodi e gli organizzatori hanno dovuto dare il triste annuncio, cosa che non era mai successa da ben 25 regate. I catamarani potrebbero anche sostenere una regata con queste condizioni ma la decisione è stata obbligatoria per mantenere in sicurezza l’approdo dei membri dei team e di tutte le barche in appoggio alle competizioni.
I disaggi sono generali, infatti sono stati sospesi anche i collegamenti dei traghetti con le isole e la protezione civile ha chiuso il Public Village della Villa Comunale da venerdì in quanto vige l’allerta meteo.
Ora non resta che aspettare domenica mattina per il brefing mattutino e sperare che le condizioni meteo migliorino e non perdere la finale di questo evento che ha segnato l’inizio della rinascita di Napoli agli occhi di tutto il mondo.
Fonte foto: America’s Cup Napoli su Facebook – ©ACN – Purini/Garofalo | www.acnapoli.org
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