Il Teatro Trianon restaura il Cippo a Forcella

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cippo a forcella

È un modo di dire tipicamente napoletano: “S’arricorda o’ Cipp’ a’ Furcella” e sta ad indicare una cosa molto vecchia. Ed il detto corrisponde alla realtà perché il Cippo di Forcella, cioè quel gruppo di pietre che stanno a piazza Calenda davanti al Teatro Trianon, tanti, ma tanti anni fa, faceva parte della cinta muraria di epoca greca dell’antica Neapolis.

Quelle pietre, oggi recintate ma abbandonate e coperte da rifiuti, rappresentano forse una delle zone archeologiche più antica di Napoli e risalgono al primo nucleo abitativo insediato nell’area urbana, probabilmente attorno al III secolo a.C.. Ma l’attuale degrado del “cippo a Forcella” sta per terminare grazie all’intervento dell’amministrazione del Teatro Trianon.

È infatti prossima la firma di un accordo, tra il teatro e la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli, in cui il Teatro si accolla “l’adozione” di questo pezzo dell’antica Neapolis. Fine del degrado dunque e manutenzione, messa in sicurezza, illuminazione e una targa che illustrerà l’antica storia del “cippo” il tutto a carico dal Teatro Trianon. Da ricordare che esistono altri resti delle mura greche ed in particolare una torre di guardia: sono in ottimo stato di conservazione e ben visibili all’interno del Teatro Trianon.

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