Continuiamo nel nostro viaggio nella Napoli sotterranea scoperta grazie agli scavi della linea 1 del metrò. La stazione Municipio ci ha svelato l’antico porto di Neapolis, che tutti cercavano e che è stato ritrovato nella attuale piazza Municipio, a 3 metri e mezzo sotto il livello del mare ed a ben 13 metri sotto il livello attuale della piazza. Assieme ai resti del porto sono stati ritrovate ben 4 barche d’epoca romana nonché monete, calzari romani, ceramiche ben conservate o in frammenti (anche di fattura africana). Abbiamo poi visto che gli scavi effettuati in piazza Nicola Amore, per la stazione Duomo, ci hanno svelato la presenza di un imponente e antico Gymnasium, il tempio dei giochi “olimpici” voluti da Augusto proprio a Napoli (le isolimpiadi).
Oggi vediamo cosa hanno portato alla luce i lavori per la costruzione della stazione Università in piazza Bovio (o della Borsa), che sono durati dieci anni proprio a causa del ritrovamento di numerosi reperti archeologici di notevole importanza. Qui, nella attuale piazza della Borsa, è venuto alla luce un pezzo della Napoli bizantina, della città del periodo compreso tra il 500 e 800 dC. Ricordiamo che questa zona fu sottoposta già ad un massiccio scavo agli inizi del 1900 per la costruzione della Piazza della Borsa e delle varie costruzioni del “risanamento” e chissà allora quanto materiale è andato perduto.
All’inizio del periodo bizantino Napoli fu conquistata da Belisario e fu nominato a reggerla un duca, che dipendeva dall’esarca di Ravenna (il primo fu Conone, nominato dallo stesso Belisario) con poteri prima militari e poi anche civili. Durante gli scavi del metro sono stati portati alla luce i resti di una fortificazione bizantina che fu costruita con elementi architettonici provenienti da un monumento di età imperiale. In particolare è stata ritrovata una parte più antica inerente a una muraglia di tufo e malta (inquadrabile probabilmente nel VI secolo d.C) e poi è stata ritrovata anche una torre eretta durante il VII secolo e addossata alla muraglia.
Tra le due, la torre è molto accurata e fu realizzata con parti di un monumento pubblico di età romana imperiale. Sono stati anche ritrovati un capitello corinzio, una semicolonna, un blocco decorato con da un lato con la prua di un’imbarcazione e dall’altro con un trofeo di armi. Poi sono venute alla luce anche due rare lastre marmoree precedenti (forse del II secolo d.C.) con sopra scene di un sacrificio alla presenza dell’imperatore, di legionari e di togati. Probabilmente la fortificazione fu quella costruita dal generale Narsete, dopo la fine della guerra greco gotica, poco lontana dal porto. Tra i vari ritrovamenti avvenuti a Piazza Borsa anche un magazzino sempre di epoca bizantina nel quale erano contenuti alcuni manufatti ceramici, quali anfore con iscrizione in greco, lucerne di tipo africano o siciliano, vetri, monete, ecc. Molto di questo materiale, assieme con altri pezzi ritrovati in vari scavi è stato disposto nelle sale sottostanti il parcheggio del Museo Nazionale in un bell’allestimento che ripercorre la storia della città.
Foto: (CC) ho visto nina volare
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