Con ancora negli occhi le inquietanti immagini delle fiamme alla Città della Scienza i volti sono sempre più sgomenti quando sorgono (forti) sospetti di incendio doloso, ma se torniamo indietro nel tempo le fiamme hanno segnato spesso il destino dei simboli di Napoli.
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Basta tornare indietro di qualche mese per ricordare come le fiamme hanno divorato un simbolo della Napoli bene, quella attiva per portare in alto il suo buon nome e le persone che vi si identificano. Stiamo parlando della Pizzeria di Sorbillo che in questi giorni ha ideato una nuova pizza, la Pizza Città della Scienza, che ogni cliente potrà ordinare e una parte del prezzo sarà destinata a una raccolta fondi per aiutare la ricostruzione del simbolo culturale di Napoli. Questa come molte altre iniziative che si susseguono ora dopo ora mostrano al mondo il volto migliore e la voglia di rialzare subito la testa senza scendere a compromessi e snaturare l’orgoglio partenopeo.
In occasione del lancio di questa iniziativa non sono mancate critiche verso il direttore del giornale, Il Foglio, che senza mezzi termini si rammaricava che l’incendio non fosse scoppiato prima mostrando che avvolte basta poco per parlare a vanvera. Infatti, la protesta si è svolta bruciando le parole del giornalista, non il giornale ma solo le sue frasi trascritte su fogli bianchi, segno di dissenso con la persona e non il giornale.
Questo è una grande gesto di solidarietà che deve essere seguito con enfasi da molti altri, perché solo se si rimane uniti le cose miglioreranno. Al giorno d’oggi i motivi di orgoglio per Napoli sono in minoranza rispetto a molte altre cose che non vanno al meglio e ci vuole l’impegno di tutta la cittadinanza attiva per tornare a essere un faro per le generazioni future.
Città della Scienza deve tornare a essere quella che era se non ancora meglio!
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