Max Gazzè in concerto all’Arenile Reload | 18 Maggio 2013

Cantautore dei nostri tempi: Max Gazzè, un parlatore. Racconta della vita, racconta della gente. E parla con la vita, assieme alla gente. Ma la cosa bella, ma proprio tanto bella, è che lo fa con la rilassatezza che non ci aspetteremmo e, nel far questo, un po’ ci prende in giro. Ma, alla fine, quel che conta (e forse neppure tanto!) è che, ad un certo punto, ascoltando le sue canzoni, ci viene da aprire gli occhi.

E, tirate su le ciglia, una cosa la dovremmo capire: Ma quale rilassatezza? Ma che scherziamo? Perché se è vero che Gazzè se ne va tutto tranquillo su un palco, in una piazza, o ovunque si trovi in quel momento, proprio rilassato non è. È, dispettosamente, pungente. Strafottente, ma solo all’apparenza. Ed è per questo che piace. Ironico e tranquillo, ma tagliente, e pure assai. E metteteci anche che pare un buffone. Ha un non so che di clownesco, e sulle prime questa cosa qui sembra una naturale conseguenza della buona percentuale di autoironia di cui sarebbe in possesso. Però, la verità, secondo me, è un’altra. Quella non è autoironia (cioè, almeno non solo). Perché mica sta prendendo in giro se stesso. Quel signore là, come ho già detto, sta prendendo in giro noi. Noi che siamo andati ad un suo concerto. Noi, quelli a cui, guardandolo, è sfuggito di bocca un commento del tipo: “Ma questo è proprio un buffone!”. E il fatto è questo: forse siamo proprio noi quelli di cui parla Max Gazzè nelle sue canzoni. La gente che descrive, i buffoni. Mhà!

Una cosa è certa: forse, forse se lo vediamo da vicino un’altra volta è meglio. Qualcosa in più dovremmo pure capirla, sia su di lui, che su noi stessi e su quelli che ci sono intorno. Max Gazzè è in concerto all’Arenile Reload sabato 18 maggio, a partire dalle 21.30 e per ascoltarlo dal vivo il biglietto è di 15 euro.