Importante occasione il giorno 1 maggio 2013 per conoscere lo splendido Archivio di Stato di Napoli che sarà aperto in via straordinaria e gratuita in occasione della festa del lavoro. L’Archivio verrà aperto dalle ore 8.30 alle ore 14.30, con visite guidate ogni mezz’ora fino alle 12.30.
Per l’occasione sono stati organizzati sia itinerari monumentali che archivistici che ci sveleranno il lavoro e la splendida e prestigiosa sede dell’Istituto. L’archivio è infatti situato nel monastero benedettino dei Santi Severino e Sossio, situato nel centro storico della città di Napoli, riadattato ad Archivio generale del Regno di Napoli nel corso dell’Ottocento.
L’Archivio di Stato di Napoli è uno dei più prestigiosi ed importanti esistenti. Nacque come “Archivio Generale del Regno” con il r.d. 22 dicembre 1808, allo scopo di riunire in un medesimo luogo gli antichi e storici archivi delle istituzioni esistenti fino all’arrivo di Giuseppe Bonaparte a Napoli nel 1806.
Il monastero dei Santi Severino e Sossio
L’archivio è situato nel monastero benedettino dei Santi Severino e Sossio, in via del Grande Archivio nel centro storico, a due passi da via San Gregorio Armeno. Per l’occasione è stata organizzata una visita completa, che dura due ore, che consentirà di conoscere i quattro piani dell’imponente edificio. Al primo piano si potrà vedere la Sala abitata da Torquato Tasso e il Codice di Santa Marta, uno dei documenti più preziosi, l’imponente Atrio dei marmi e il raccolto Atrio Capasso. Visitabile altresì l’Atrio del platano, il nucleo più antico del complesso conventuale, risalente al IX secolo, affrescato da Antonio Solario, detto lo Zingaro, con storie della vita di San Benedetto, testimonianza importante della pittura rinascimentale a Napoli. Seguono poi la Sala Catasti già stanza del Capitolo e la Sala Filangieri, affrescate da Belisario Corenzio agli inizi del Seicento. Al terzo piano si potrà vedere il documento più antico dell’Archivio: la Carta lapidaria dell’VIII secolo. Al quarto piano il percorso ci porta nella Sala della Biblioteca, nella Sala della prima Scuola di Archivistica Paleografia e Diplomatica d’Italia, nella Sala Diplomatica, tutte ornate da arredi lignei e volte decorate. L’itinerario termina con la visita del suggestivo Salone degli archivi gentilizi, del Salone della Sommaria, fino all’Archivio Pignatelli, recentemente riallestito.
I documenti del conquistador Hernán Cortés
Non sappiamo se si potranno vedere ma è doveroso raccontarvi che recentemente all’Archivio di Stato di Napoli sono stati ritrovati dei documenti storici eccezionali: migliaia di carte e documenti appartenenti a Hernán Cortés de Monroy y Pizarro Altamirano, il celebre conquistatore spagnolo che nel 1519 partì alla occupazione del Messico di Montezuma. I documenti, contenuti in cinquecento faldoni, facevano parte dell’Archivio Pignatelli Aragona Cortés, donato all’Archivio di Stato agli inizi del 1900 e sono giusto la metà dell’archivio originale perché l’intera documentazione venne divisa tra lo Stato messicano e gli eredi Cortés. Il fondo archivistico è in fase di studio e contiene tantissimi documenti storici importantissimi tra cui la corrispondenza intercorsa tra Cortés con nobili e regnanti di mezzo mondo, ed i progetti del più antico ospedale dell’intero continente americano che fu fondato a Città del Messico nel 1524, chiamato «Hospital de la Purísima Concepción» (Ospedale della Purissima Concezione), e che è oggi noto come «Hospital de Jesús» (Ospedale di Gesù).
Informazioni: 081 563 8111
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