A Napoli ci sono tantissime cavità sotterrane, quasi un’altra città enorme e bellissima. Noi di Napoli da Vivere vi abbiamo già parlato, in una nostra guida, della Napoli Sotterranea conosciuta. Nel tempo il Centro Speleologico Meridionale ha censito e cartografato sotto la città oltre 800 grotte e cave, per circa un milione di metri cubi di spazio vuoto. Ricordiamo che gli speleologi della “Macchina del Tempo” gestiscono il grande ricovero antiaereo di piazza Cavour oggi conosciuto come “Museo del Sottosuolo“. E in questi giorni queste cavità tornano di attualità per una interessante iniziativa della II municipalità.
La II municipalità ha avviato, in collaborazione con gli speleologi della “Macchina del Tempo” un censimento “sotto” il territorio della stessa. Li dovrebbero esistere oltre 200 caverne ed una è proprio sotto il Liceo Giambattista Vico a Salvator Rosa. Da oltre quarant’anni nessuno è più sceso in questa grotta enorme a trenta metri sotto terra, tra le pareti di tufo di un ricovero usato nella seconda guerra mondiale. Da qui partirà il monitoraggio delle cavità per vedere se va tutto va bene ed anche per scoprire eventuali “tesori” dimenticati nel sottosuolo napoletano.
Le più grandi caverne di Napoli
Sempre grazie agli speleologi della “Macchina del Tempo” apprendiamo anche che la più grande caverna di Napoli è sita proprio sotto il Teatro l’Augusteo e si estende per seimila metri quadrati sotto i Quartieri Spagnoli. Aveva 6 accessi ed era un ricovero realizzato proprio sul vecchio acquedotto del Carmignano del 1600: questo grande sito, da cui si entra da vico d’Afflitto, verrà aperto al pubblico nel 2014.
Da un’interessante articolo del Corriere del Mezzogiorno apprendiamo anche di altri siti non conosciuti. Ad esempio sotto la chiesa della Pietra Santa ci sono pozzi e cisterne romane vicine l’antica acropoli che vengono in questi mesi ripulite per creare percorsi di visita. Altro sito sconosciuto si trova in via Foria e fu un rifugio per i cittadini che avevano perso la casa durante la II guerra mondiale. C’è poi una grande cavità ai Gradoni di Chiaia dove ci sono delle enormi cisterne ed altri siti alla Sanità. Uno in piazza dei Miracoli, sotto l’educandato femminile all’incrocio degli acquedotti del Carmignano e della Bolla ed un altro sotto il famoso palazzo dello Spagnuolo in piazzetta Vergini.
Ma c’è ancora da scavare sotto Napoli. Sembra che ci siano altri tre siti descritti dagli storici ma non ancora ritrovati: si dovrebbero trovare a porta S. Gennaro dove doveva esserci un antico ricovero, a S. Domenico Maggiore descritto in antiche carte e poi la cosiddetta “piscina degli incurabili” attigua al vecchio e glorioso complesso ospedaliero.
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