È di pochi giorni fa la notizia che Il quotidiano inglese “Sunday Times” ha pubblicato un reportage “entusiastico” su Napoli e sulla Campania.
“Le sue meraviglie sono petrolio pulito” sarebbe uno dei commenti del giornalista inglese che pur evidenziando le bellezze dei luoghi e le loro immense potenzialità è critico sulla “organizzazione del territorio”. Lui ritiene (correttamente) che i collegamenti tra i luoghi, alcune strutture turistiche e di accoglienza, e a volte la microcriminalità remano contro l’affluenza turistica nella nostra Campania.
Ed è in gran parte vero. Purtroppo gli Scavi di Pompei sono unici al mondo ma difficili da raggiungere, così come Ercolano, se non con affollati e “vecchi” treni. Anche la bellissima Reggia di Caserta è raggiungibile da Napoli solo con treni di linee secondarie o con bus rari e pieni.
Per non parlare della splendida zona dei Campi Flegrei con Baia, Cuma, Miseno posti di una rara bellezza ma quasi sconosciuti al grande flusso turistico. Reggono i Musei napoletani con il Museo Archeologico, quello di Capodimonte , palazzo Reale, cappella San Severo ma, tutti noi napoletani sappiamo che i “tesori” di Napoli e della Campania sono tanti e unici al mondo.
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Addirittura anche Benitez, l’allenatore del Napoli visitando alcuni dei nostri splendidi luoghi e ha detto che da noi manca la pubblicità e “il marketing territoriale” condiviso e promosso da tutti i soggetti. È dunque ora che come dice l’assessore regionale al turismo Sommese che “amministrazioni locali e associazioni di categoria si muovano con lo stesso comune obiettivo”. La nostra regione lo merita.
Foto 1: (CC) pico2009 | Foto 2: (CC) a Isabelle + Stéphane Gallay
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