Un interessante articolo pubblicato sul quotidiano Il Mattino ci porta a conoscenza di un’altra incredibile scoperta ritrovata nel vastissimo sottosuolo di Napoli. In un antico rifugio sotterraneo in corrispondenza di via Broggia, tra via Pessina e via Costantinopoli in pieno centro storico, sono state ritrovate armi risalenti al periodo della seconda guerra mondiale e che, secondo gli esperti erano state conservate in quel posto per essere utilizzate durante la rivolta delle Quattro giornate di Napoli tra il 27 e il 30 settembre 1943 quando, un’insurrezione popolare, cacciò i tedeschi dalla città.
“Un pezzo di storia”, racconta il giornalista del Mattino che, assieme agli speleologi della “macchina del tempo”, ha esplorato le cavità cittadine. Questo gruppo di esperti durante una ispezione in un antico ricovero di guerra ha ritrovato, nascoste sotto un cumulo di terra, due moschetti M91/38 della seconda guerra, con tanto di baionette e proiettili: un professore interpellato ha ipotizzato che le armi fossero state nascoste li per essere usate durante la rivolta.
Nell’antico ricovero si accede, come in tanti altri casi, tramite lunghe rampe di scale che consentono di scendere nel misterioso sottosuolo napoletano: lì anche altri ritrovamenti quali taniche di benzina con la scritta Us Army, macerie di palazzi bombardati e anche il nome, inciso sul muro, di un soldato, un artigliere del “Battaglione 815”
Noi di Napoli da Vivere vi abbiamo già parlato delle tante cavità, a volte inesplorate, che esistono a Napoli, quasi un’altra città enorme e bellissima. Nel tempo il Centro Speleologico Meridionale ha censito e cartografato sotto la città oltre 800 grotte e cave, per circa un milione di metri cubi di spazio vuoto. Posti non ancora accessibili ma affascinanti.
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Credits foto: dal film “le quattro giornate di Napoli”.
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