Con la bella stagione in arrivo iniziano a “girare” notizie relative alla salute ed alla qualità delle nostre acque e delle nostre spiagge. Per il 2014 alla Campania non è andata male in quanto sono arrivate ben 14 bandiere blu, quattro in più dell’anno scorso.
I preziosi riconoscimenti sono stati già consegnati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla FEE (Fondazione per l’Educazione Ambientale), e premiano i comuni costieri per qualità delle acque e dei servizi.
Mappa delle Bandiere Blu in Campania
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Ecco tutti i posti che potranno “fregiarsi” dell’ambito riconoscimento in Campania: Anacapri-Punta Faro e Gradola, Massa Lubrense (Napoli), Positano, Agropoli-Lung.re San Marco, Trentova, Castellabate, Montecorice-Agnone, Capitello, Pollica-Acciaroli, Pioppi, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati, Sapri-Lido di Sapri San Giorgio (Salerno).
Cos’è la Bandiera blu e perché è importante
Uno dei riconoscimenti più ambiti per le coste è la Bandiera Blu, target internazionale istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno, in 41 paesi europei ed extra-europei, dalla FEE (Foundation for Environmental Education) un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit che opera con il supporto e la partecipazione di due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo).
La Bandiera Blu è un “eco-label” che viene assegnato alle località turistiche balneari che rispettano alcuni criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. In particolare questi importanti criteri sono:
- Qualità delle acque
- Educazione ambientale ed Informazione
- Gestione Ambientale
- Servizi e Sicurezza
Non solo acque pulite dunque ma anche sicurezza e servizi e una completa gestione ambientale della zona. Naturalmente ciò non significa che il resto delle coste della Campania non siano perfettamente balneabili ma solo che in questi comuni, premiati con la Bandiera blu, oltre alla ottima qualità delle acque c’è anche una buona “coscienza ambientale” e una alta qualità dei servizi correlati.
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