Il vicolo “scende” dalla zona dei Banchi Nuovi, dietro l’Università Orientale, verso Piazza della Borsa, ed è più o meno uguale a come era agli inizi del 1600. Qui, in quegli anni c’era la «Taverna del Cerriglio», locanda a quel tempo famosa e malfamata allo stesso tempo, dove si trovava buon cibo, buon vino ed anche qualcos’altro.
Il vicolo scendeva allora verso il Porto e la taverna era frequentato dal variegato popolo napoletano con tanto di nobili, artisti, poveri e soldati tutti pieni di vino e pronti alla rissa.
Nato probabilmente nel 1300 il locale ha ospitato sicuramente Michelangelo Merisi da Caravaggio, che nella taverna fu aggredito e sfregiato nella notte del 24 ottobre del 1609, ma ha visto ai suoi tavoli anche Giambattista Della Porta, Giambattista Basile, Carlo Celano e tanti altri celebri artisti e scrittori.
Caravaggio era a Napoli in fuga da Malta e da Roma, dove aveva ucciso tre anni prima Ranuccio Tomassoni, e non si sa se fu ferito per vendetta o in una rissa tra ubriachi: certo è che il celebre pittore nella taverna del Cerriglio nell’allora via Sedile del Porto fu colpito e sfregiato malamente al viso. Ma il Caravaggio si riprese e continuò a lavorare intensamente, completando diversi capolavori tra i quali “David con la testa di Golia” (1609-10), il “San Giovanni Battista” (1610) e l’ultimo capolavoro dipinto a Napoli e nella sua vita, nella primavera del 1610: “Il martirio di Sant’Orsola” (1610) che oggi si può vedere nello splendido Palazzo Zevallos Stigliano.
Fin qui la storia ma la notizia che ci riguarda più da vicino è che la famosa taverna, riaprirà a breve completamente ristrutturata ma conservando la struttura dell’epoca. La taverna, celebrata anche da Salvatore di Giacomo nella poesia “Voce d’ammore antiche” – Taverna d’ ‘o Cerriglio, add∫ so’ stato cchiù de na vota a bevere e a mangià -, riaprirà dopo essere stata abbandonata per lunghissimo tempo e dopo un paziente lavoro di ristrutturazione durato anni.
La nuova Locanda del Cerriglio sarà un locale che, come l’originale, si svilupperà su più piani e proporrà i piatti della tradizione napoletana. Nella sua nuova veste, in via del Cerriglio 3 forse il vicolo più stretto di Napoli, diventerà sicuramente un punto di riferimento per la tradizione napoletana.
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