A Napoli esistono molte opere “di strada” che si trovano in vari punti della città, opere di grandi artisti contemporanei della street art. Tra i vicoli di Napoli ci sono infatti opere di artisti internazionali quali Banksy, C215, Zilda, Leo&Pipo, ma anche di artisti partenopei ed italiani quali Cyop & Kaf, Felice Pignataro, DiegoMiedo, Alice Pasquini, Arp, Zolta e tanti altri.
Molti forse non sanno che al bravo e compianto Felice Pignataro è stata addirittura dedicata la stazione della metro 1 di Piscinola dove sono in “esposizione perenne” alcune sue opere.
In inverno vi abbiamo parlato spesso anche di vari tour che ci consentono di scoprire queste opere in vari punti centrali della città. In particolare nei quartieri spagnoli di Napoli ci sono circa duecento dipinti di Cyop&kaf i maestri della street art a Napoli, ma in città si trovano anche i cartelli stradali dipinti da Clet. Infatti anche Napoli ha subito qualche anno fa l’incursione dell’estroso artista francese Clet Abraham. In un paio di giorni molti cartelli stradali furono trasformati in simpatiche opere di street art dal Vomero,al lungomare o al centro storico dove, prestando attenzione ai divieti di accesso, potete scorgere degli omini intenti a segare la parte bianca o che se la portano via.
I nuovi “arrivi” nella steet art partenopea
Oggi vi vogliamo parlare di tre nuove entry in città che pongono Napoli sempre più all’avanguardia nel variegato mondo della Street art a Napoli.
Materdei – Parthenope
A Materdei è stato realizzato Parthenope, un grande murales in pieno centro città. La novità è che questo murales alto 15 metri è stato voluto e finanziato dai cittadini di Materdei che hanno deciso di autofinanziarsi per portare un po di bellezza nelle loro strade.Partenope è stato realizzato dall’artista argentino Francisco Bosoletti in solo tre giorni ed è enorme e bellissimo. Rappresenta una grande sirena bruna ammiccante e ricopre l’intera facciata di un condominio di salita San Raffaele. La sirena, simbolo di Napoli, rientra nelle attività autorganizzate del comitato “Materdei R_esiste”, composto da più comunità e residenti del quartiere di MAterdei. L’opera di Bosoletti è stata auto-finanziata raccogliendo fondi su base volontaria tra la gente del quartiere che, in cambio di una piccola cartolina raffigurante il progetto del murales, ha donato un euro o poco più. L’artista ha lavorato gratuitamente e i soldi sono serviti, per pagare le vernici ed il noleggio dell’impalcatura.
A Ponticelli sono stati invece da poco realizzati tre murales giganti dipinti uno da Jorit, uno da Inward e l’altro da Zed 1 e.
Ponticelli – Jorit Agoch
Quello di Jorit Agoch, napoletano ma di madre olandese è su una parete di uno stabile nei pressi della chiesa dedicata ai Santi Paolo e Pietro, e si chiama “Tutti i bambini delle periferie”. Un grande viso di bambina guarda Ponticelli e ricorda l’incendio del campo Rom di Ponticelli di qualche anno fa.
Ponticelli – ZED
Il murales di ZED è invece un burattino, con una mano sola, avvolto attorno ad un joypad. Zed 1, tra i migliori street artisti italiani ha voluto riaffermare la difesa del gioco e del diritto a essere bambini ed ha lasciato il suo enorme murales su un palazzo del parco Merola.
Ponticelli – Rosk e Loste
Il murales di Inward è un omaggio al calcio e al Napoli. È una vera e propria celebrazione del gioco del calcio, che accomuna quotidianamente tutti i bambini e ragazzi di ogni parte del mondo. Il murales raffigura due bambini “giganti” che giocano a calcio proprio sul campetto tanto amato dai bambini di Ponticelli.
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