Recuperato un’altro capolavoro all’interno del Complesso monumentale della Basilica di San Lorenzo Maggiore, tra le più antiche di Napoli, una straordinaria chiesa costruita nel 1200, il periodo normano, sopra quello che rimaneva dell’antico insediamento greco-romano.
E’ stata da poco riaperta, dopo un attento restauro, la straordinaria “SALA CAPITOLARE” che fa parte del complesso monumentale della Basilica di San Lorenzo Maggiore nel centro storico di Napoli.
L’attenta operazione di restauro ha permesso di recuperare alla città una vera meraviglia cui si accede attraversando un portale del 1300, fiancheggiato da due quadrifore gotiche in tufo, dal Chiostro della Basilica. La sala Capitolare è solo uno dei tanti capolavori esistenti nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore.
La bellissima Basilica cittadina fu costruita tra il 1270 e il 1275 per volere di Carlo I da architetti e maestranze francesi, e fu uno dei primi grandi lavori eseguiti nella Napoli, nuova capitale del Regno delle due Sicilie, di cui Carlo I d’Angiò era re.
Con la dinastia Francese ci fu una rinascita urbana ed amministrativa per la città di Napoli che subì anche una conseguente rinascita culturale ed artistica. La bellissima Basilica di San Lorenzo fu la prima chiesa ad essere ricostruita seguendo lo stile gotico francese con una sola grande navata centrale, l’abside e ben 23 cappelle laterali.
La sala Capitolare di San Lorenzo Maggiore
Alla sala si accede a metà del lato est del chiostro, attraverso un portale gotico di fine Trecento, affiancato da particolari finestroni a quadrifora e sovrastato da una lunetta ad arco ribassato. In questo arco si vedono ora i residui di affresco di scuola raffigurante S. Francesco che dà la regola ai Minori e alle Clarisse, staccato anni orsono e conservato all’interno del Museo dell’Opera.
La Sala Capitolare è alta 7,50 metri, larga 16,30 e profonda 12,80 e conserva la struttura gotica, “con sei volte a crociera sorrette da due antiche colonne di spoglio in granito”. E’ simile alla Sala Capitolare di Sant’Agostino alla Zecca a Napoli costruita poco prima.
Nella sala spiccano affreschi e decorazioni allegoriche mentre sulle pareti sono riportati dipinti riguardanti i “Fatti storici dell’Ordine” e, in alcuni ovali, vari ritratti di importanti personaggi francescani di Luigi Rodriguez pittore attivo all’inizio del 600 a Napoli le cui opere si ritrovano anche nelle chiese di Santa Patrizia, di Santa Maria di Costantinopoli ed a S.Anna dei Lombardi.