Nella splendida Basilica di Santa Chiara a Napoli sono stati completati i lavori di “ripulitura” di tantissimi sepolcri di illustri famiglie del medioevo sistemati nelle cappelle laterali della basilica. Anni di scritte e di “graffiti” di coloro che volevano lasciare il loro “ricordo” sono stati cancellati grazie ai complessi lavori appena terminati.
Santa Chiara è un monumento-simbolo di Napoli, ricostruito pezzo dopo pezzo dopo il bombardamento alleato del 1943 che distrusse la chiesa che bruciò per 2 giorni e che fu completamente distrutta nel suo successivo impianto barocco. Poi i lavori di ricostruzione che terminarono nel 1953 e che restituirono una chiesa nella sua veste medievale, solo con i monumenti funebri di nobili i vicini ai re angioini. Negli ultimi sessant’anni l’incuria di tanta gente che lasciava messaggi sul marmo bianco ed ora finalmente le operazioni di pulitura che hanno restituito i marmi al loro antico candore.
Ora Santa Chiara, voluta da Roberto d’Angiò e dove c’è la sua tomba, quella Maria di Durazzo e del primogenito Carlo è stata finalmente ripulita e risistemata, senza graffiti e scritte di inchiostro. Queste rovinavano i tanti sepolcri monumentali appartenenti ai personaggi di nobili famiglie napoletane, realizzati tra il XIV e il XVII secolo e disposti nelle venti cappelle laterali. La Chiesa è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 7:30 alle ore 13:00 e dalle ore 16:30 alle 20:00.
foto:il Mattino