Mercoledì 29 marzo 2017 saranno aperte per la prima volta al pubblico a Pompei la Casa dell’Orso ferito e la Casa di Sirico ed anche la strada principale che serve un intero quartiere, la Regio VII, nella zona del Foro. Terminati gli interventi di messa in sicurezza previsti dal Grande Progetto Pompei sarà possibile passeggiare nella Regio VII ed entrare per la prima volta in queste due bellissime e ricche Domus. L’inaugurazione ci sarà mercoledì alle ore 11,00 a cura del Direttore Generale Massimo Osanna e di altre personalità coinvolte.
La Regio VII di Pompei è un quartiere importante e comprende il Foro e il primo tratto di via dell’Abbondanza, fino alla Terne Stabiane. Le due domus sono state interessate da interventi di messa in sicurezza e di restauro degli apparati decorativi nell’ambito degli interventi complessivi della Regio VII.
La Casa di Sirico
La Domus di Sirico è una grande abitazione dell’insula 1 della Regio VII che, nel I secolo a.C., fu costruita unendo due case, una con ingresso da via Stabiana 25 e l’altra da vicolo del Lupanare 47. Il proprietario, P. Vedius Siricus, fu identificato grazie alla scoperta di un sigillo di bronzo trovato nella domus. Sirico era un facoltoso commerciante di Pompei e aveva fatto iscrivere sul pavimento dell’ingresso la scritta Salve Lucru, Benvenuto guadagno. All’epoca dell’eruzione erano in ristrutturazione tutte le decorazioni della domus e quando fu scavata, nella seconda metà dell’ ‘800, vi furono rinvenuti gli scheletri di cinque individui morti nel 79 d.C.
La Casa dell’Orso Ferito
Altra Domus che apre per la prima volta a Pompei, sempre nella Regio VII al centro dell’area archeologica e vicina al Foro, è la Casa dell’Orso Ferito. Una domus che ha nell’atrio degli splendidi pavimenti a mosaico e dove fa bella mostra di sé anche quello con l’orso ferito da un’asta che dà il nome alla casa. Molto bello anche il giardino con pareti affrescate in cui c’è anche una preziosa fontana ninfeo piena di figure e colori tra cui un mosaico raffigurante la Venere in una conchiglia e sotto Nettuno con il tridente. Tra i lavori effettuati anche la ristrutturazione di un canale di scolo dell’impluvium della casa, lungo circa 11 metri. Il canale era completamente ostruito e faceva entrare, durante le piogge, l’acqua nella domus, danneggiandone le strutture.