Dopo le tante riaperture di antiche domus a Pompei anche nel bellissimo Parco Archeologico di Ercolano dal primo maggio 2017 verranno riaperte al pubblico tre Domus e le Terme maschili chiuse al pubblico da tempo. Antiche case tra le più belle di Ercolano, che era una cittadina prediletta dall’aristocrazia romana che vi costruì ville bellissime. Colpita come Pompei dal terremoto del 62 Ercolano fu poi completamente sepolta dell’eruzione del Vesuvio del 79 dc da una coltre di fango e materiali piroclastici che era tra i dieci e i venticinque metri.
Le tre case che verranno riaperte sono edifici di grande pregio architettonico e tra le più importanti dell’antica città e sono la Casa del Tramezzo di Legno, la Casa Sannitica e la Casa dei Cervi. Verranno inoltre anche le Terme Maschili un tipico esempio di impianto termale pubblico di epoca romana. Sconcertante il fatto che le bellissime Domus non erano state chiuse per ragioni di sicurezza o restauro, ma solo perché mancava il personale di sorveglianza. Le case che verranno riaperte sono:
- Casa del Tramezzo di Legno – è la classica casa romana, un vero modello di Domus dell’epoca, per la disposizione degli spazi interni, ed è famosa per una particolare porta in legno che separa l’atrio dal tablino e che le ha dato il nome. Molto belli anche i pavimenti quasi del tutto mosaicati.
- la Casa Sannitica – è una casa che ha degli interessanti elementi decorativi che sono tra i più antichi della città La «Casa Sannitica», sarà quella tra le tre domus, che rimarrà aperta solo nei giorni festivi.
- La Casa dei Cervi – E’ una casa molto bella, quasi lussuosa che aveva anche un affaccio panoramico sul golfo. La domus dei «Cervi» apparteneva a uno dei patrizi romani di spicco dell’epoca e cioè a Quinto Granio Vero e disponeva di pitture e arredi di marmo molto particolari e di rara bellezza come il gruppo scultoreo che da il nome alla casa e che rappresenta un «cervo azzannato dai cani».
- le Terme Maschili, tipico impianto termale pubblico. Un discorso a parte meritano le Terme. Pur non essendo chiuse, da anni non era più possibile visitarle.
Il Parco Archeologico di Ercolano
L’antica Ercolano presenta al momento trentadue domus e ne potrebbero esserne aperte al pubblico venti, mentre dodici hanno bisogno di interventi di “restauro”. I visitatori possono oggi entrare in dodici Domus, visitare ben nove botteghe e visitare tre aree e monumenti pubblici quali il Sacello degli Augustali, la Palestra, complesso Terrazza di Marco Nonio Balbo e il Santuario di Venere, oltre a tutte le strade ritrovate negli scavi del 1900. Dal primo maggio le case aperte al pubblico saliranno a quattordici (quindici nei giorni festivi) e le aree pubbliche da tre diventeranno quattro.
Ma ad Ercolano i lavori continuano e tra un mese inizierà il restauro della «Casa del Bicentenario» e la manutenzione ordinaria di tutte le strutture del sito anche con interventi di partenariato con il Getty Institute e con l‘Istituto Packard per i Beni Culturali.