Nella particolarissima Galleria Borbonica di Napoli, sotto via Morelli e Monte di Dio, ogni settimana gruppi di volontari dell’associazione Borbonica Sotterranea scavano in zone ancora inesplorate, per cercare nuovi percorsi, e trovano anche tante sorprese. Già qualche settimana fa era stato trovato un incredibile dente di squalo estinto della specie “Carcharodon Megalodon”, un pezzo molto grande.
Ma l’ultima scoperta è recentissima e rileva un brutto periodo della città. I volontari hanno infatti trovato alcuni resti di una bomba di aereo americana risalente alla seconda guerra mondiale. Un tagliando uscito da un contenitore con alcune sigle 82-3-234 KC – For CHEMICAL BOMBS, 115 LB. – M70 and 100 LB M47A2 che probabilmente faceva parte delle migliaia di bombe, anche incendiarie, lanciate sulla città tra il 1940 e il 1944 .
I bombardamenti di Napoli
Forse non tutti sanno che la città di Napoli, un obiettivo strategico importantissimo, durante la seconda guerra mondiale subì ben 200 raid aerei tra ricognizioni e bombardamenti dal 1940 al 1944. Fu infatti la città italiana che ebbe il numero maggiore di bombardamenti principalmente dagli “alleati”, di cui ben 181 soltanto nel 1943, e che causarono un numero di stimato di morti tra la popolazione civile che si aggira tra le 20.000 e le 25.000 persone.
Terribile fu quello del 4 dicembre 1942 un vero bombardamento a tappeto sulla città cui parteciparono, per la prima volta, anche aerei americani. Si stima che ci furono migliaia di morti tra la popolazione e, dopo le navi militari nel porto, fu bombardata anche la zona di via Marina, di Porta Nolana e fino al palazzo delle poste di via Monteoliveto (in foto). Dopo pochi giorni ci fu un nuovo attacco al porto e alle sue installazioni in cui fu completamente distrutto anche l’ospedale Loreto e sembra che solo in questo attacco ci furono oltre 900 morti.