Ristrutturato il Ponte di Chiaia costruito nel 1636 dal viceré spagnolo Manuel de Acevedo y Zúñiga conte di Monterey per collegare la collina di Pizzofalcone e ristrutturato nel 1834 da Orazio Angelini in stile neoclassico. A Breve sulla parte superiore a Pizzofalcone ci sarà la fermata Chiaia della Linea 6 della Metro di Napoli
E’ stato finalmente completato il restauro dell’antico ponte che attraversa via Chiaia e che fino a pochi giorni fa era “ingabbiato” da oltre due anni dalle impalcature necessarie ai lavori che sono stati eseguiti grazie al progetto “Monumentando“.
Il ponte, che è ubicato al di sopra di via Chiaia, ha riacquistato con i lavori parte del suo antico splendore. Oggi il ponte serve per collegare la zona di San Carlo alle Mortelle con la collina di Pizzofalcone ed ha quasi 400 anni.
Fu costruito infatti nel 1636 dal viceré spagnolo Manuel de Acevedo y Zúñiga conte di Monterey per collegare la collina di Pizzofalcone ed in origine era una costruzione molto semplice ma nel 1834, per problemi di staticità, venne restaurato da Orazio Angelini secondo lo stile neoclassico. Fu infatti decorato con vari fregi, assumendo la conformazione attuale, ed una stretta rampa che saliva da via Chiaia verso la parte superiore fu sostituita con una tromba di scale. Vi fu pure collocato lo stemma dei Borbone, sostituito dopo l’Unità d’Italia da quello attuale dei Savoia.
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In origine il ponte era a due arcate ma oggi ne presenta solo una delle due che lo compongono, per via dei palazzi costruiti in seguito. Sotto il ponte ci sono due lapidi che ricordano una la costruzione del 1636 e l’altra e la ristrutturazione e abbellimento del 1834.
Oggi, inserito nella scala a tre livelli che sostituì la rampa, c’è anche l’ascensore comunale di Chiaia, con il quale si può raggiungere velocemente via Giovanni Nicotera, la strada che passa sul ponte.
A Breve sulla parte superiore a Pizzofalcone ci sarà la fermata Chiaia della Linea 6 della Metro di Napoli
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