Nelle profondità di piazza del Plebiscito è stata riscoperta e riqualificata una fitta rete di cunicoli che si sviluppa nel sottosuolo di Napoli
Sempre più spesso a Napoli nuovi tesori nascosti emergono dopo secoli di storia.
Questa volta è toccato a Piazza del Plebiscito. Nel sottosuolo della basilica di San Francesco di Paola, ad una profondità di sei metri, è stato ritrovato un ipogeo di oltre mille metri quadrati realizzato nell’Ottocento per volere di Gioacchino Murat. Si tratta di una rete di cunicoli scavati nel tufo che si dirama nel sottosuolo di Napoli.
La piazza nel sottosuolo del Plebiscito
L’area è stata per tantissimi anni inaccessibile, finchè non è stata riqualificata dal Comune e dal Provveditorato alle opere pubbliche. Il progetto ha visto anche la collaborazione del Demanio, della Curia, del Fec (Fondo Edifici di Culto), della Soprintendenza e della Prefettura.
L’ipogeo, tornato al suo splendore, sarà trasformato in una prestigiosa area espositiva dove si potranno organizzare mostre, convegni, spettacoli. Fino a 300 persone potranno scendere nel sottosuolo della città per immergersi in archi e pietre vulcaniche. Si potrà accedere alla piazza ritrovata attraverso le porte 6 e 7 del colonnato del Plebiscito. Attraverso una scala e un ascensore di vetro si arriva nel cuore di Napoli, per poi concludere il viaggio in una piazza con una grande volta a forma di fungo.
In questi giorni di fine settembre 2018 c’è un‘altra novità in Piazza Plebiscito, la piazza simbolo di Napoli: sono iniziati i lavori per la metro con un cantiere per la linea 6. Ma tranquilli non ci sarà nessuna stazione a rovinare la piazza ma solo un pozzo di aerazione.
Foto di Riccardo Siano ©