I Depositi di Capodimonte: una mostra per scoprire i capolavori nascosti del museo

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Per la prima volta centinaia di opere si potranno ammirare dipinti, statue, arazzi, porcellane e armi conservati nei depositi del Museo e non visibili dal pubblico

 

 

La mostra Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere si terrà fino al 15 Maggio 2019 a Napoli nel Museo e Real Bosco di Capodimonte. La mostra ci consentirà di vedere in esposizione centinaia di opere tra dipinti, statue, arazzi, porcellane, armi, e oggetti di arti decorative conservati nei cinque depositi del Museo di Capodimonte e non visibili normalmente dal pubblico.

Un evento che ci consentirà di ammirare, a volte per la prima volta, tantissime opere provenienti dai depositi di Capodimonte,  così da raccontarne il ruolo e la storia tra scelte espositive imposte “dai dettami del gusto, dalla natura della collezione del museo o dallo stato conservativo delle opere.”

I cinque depositi del Museo di Capodimonte

I cinque depositi del Museo di Capodimonte sono nati negli anni ’50 e conservano opere di ogni tipo con attribuzione incerta o altre in cattivo stato di conservazione.

Durante questi anni dai depositi è stata ricostruita, dopo lunghissimi lavori di ricognizione sull’antico inventario, sia la collezione di oggetti rari di provenienza Farnese che la collezione del cardinale Stefano Borgia. Tra le opere in mostra potremo vedere anche la collezione di oggetti esotici che il Capitano James Cook donò a Ferdinando IV di Borbone e i tantissimi servizi da tavola in porcellana di Meissen, di Berlino, della Manifattura Richard Ginori, impossibili da esporre per la loro vastità.

Questi servizi furono acquisiti dai Savoia dopo l’Unità d’Italia per fornire le nuove residenze e sedi della corte in Italia di adeguati corredi da tavola. L’accesso alla mostra è compreso nel prezzo del biglietto d’ingresso al Museo di Capodimonte.

Le altre novità dal Museo e Real Bosco di Capodimonte

In occasione dell’apertura della mostra Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere verrà riaperta la Collezione De Ciccio, inaugurata la nuova illuminazione dell’Appartamento Reale e si potrà ammirare la Flagellazione di Caravaggio impreziosita da una cornice coeva.

Poi nel 2019 arriverà l’esposizione C’era una volta Napoli. Storia di una grande bellezza che, nell’Appartamento Reale, con le sue 19 sale e nel Salone delle Feste, racconterà una favola senza tempo, tra la storia del Teatro di San Carlo e della Fabbrica di porcellane di Capodimonte.

Due grandi opere entrambe volute da Carlo di Borbone e da sua moglie Amalia di Sassonia, due istituzioni che rappresentano la magnificenza di un regno che attraverso le arti si eleva al livello delle maggiori corti europee dell’epoca.

Maggiori informazioni “Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere”

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