Negli scavi di Pompei una mostra che spiega il ruolo della città di Pompei nel periodo etrusco con reperti provenienti da musei italiani e europei
Fino al 2 maggio 2019 nella Palestra Grande degli scavi di Pompei ci sarà una mostra evento dal titolo “Pompei e gli Etruschi”, con ben 800 reperti, che ci racconta la complessa questione dell’ “Etruria campana” e dei rapporti tra le popolazioni di origine etrusche, greche e indigene.
I tantissimi reperti che si potranno ammirare provengono da vari musei italiani e europei e verranno esposti in 13 sale allestite nel portico nord della Palestra. Si potrà così avere una interessante panoramica che spazia dalle prime influenze etrusche in Campania prima di Pompei fino alla Pompei, città nuova etrusca, in una Campania multietnica.
In esposizione tanti materiali in bronzo, argento, terracotte, ceramiche, da tombe, santuari e da abitati, che testimoniano la presenza etrusca in Campania.
I ritrovamenti del Fondo Iozzino
La mostra ci permette di conoscere anche il materiale trovato nei recenti scavi nel grande santuario extraurbano del Fondo Iozzino, come armi e servizi per le libagioni rituali con iscrizioni in lingua etrusca.
Affianco a questi pezzi vedremo quelli provenienti dalle altre città etrusche della Campania come Pontecagnano e Capua, dove c’erano luoghi di culto importanti simili a quello del Fondo Iozzino.
In esposizione anche resti di grandi tombe principesche delle importanti famiglie aristocratiche come i corredi funerari dalla tomba Artiaco 104 di Cuma di un principe cosmopolita, o quello di una principessa di Montevetrano vicino a Pontecagnano e quelli della lussuosa tomba di un principe orientalizzante, la tomba Barberini di Palestrina nel Lazio.
La mostra è a cura del Direttore generale Massimo Osanna e di Stéphane Verger, Directeur d’études à l’École Pratique des Hautes Etudes di Parigi. Il biglietto per l’accesso alla mostra è compreso nella tariffa di ingresso agli scavi.
Foto: Pompeiisites.org