Anche Napoli avrà le Luci di Artista per il Natale 2019, firmate però da un vero grande artista napoletano, Lello Esposito il bravo scultore e pittore napoletano, che quest’anno ha realizzato i suoi “Di-Segni di Luce” per illuminare il Natale a Chiaia
Aggiornamento: abbiamo aggiunto le foto delle bellissime luminarie di Lello Esposito.
Sono state accese venerdì 15 Novembre 2019 alle ore 20.30 in Piazza dei Martiri a Chiaia, Le luminarie natalizie per il Natale 2019 a Napoli. E sono delle vere “Luci d’artista” perché sono “firmate” da Lello Esposito il bravo scultore e pittore napoletano che da oltre trent’anni pone al centro della sua ricerca il rapporto tra arte contemporanea e tradizione.
Suoi i bellissimi Pulcinella che troviamo nel centro storico, a vico Fico a Purgatorio, o al Vomero nel Parco Mascagna o fuori la metro di Salvator Rosa ma anche tante altre sue realizzazioni come la Maschera, l’Uovo, il Teschio, il Vulcano, San Gennaro e il Corno, nelle loro varie e possibili declinazioni e metamorfosi.
I “Di-Segni di Luce” di Lello Esposito per il Natale a Chiaia
Bello il nuovo omaggio di Lello Esposito alla sua città, i suoi “Di-Segni di Luce” con i quali “illuminarne le radici di Napoli” sempre attraverso i segni e simboli con i quali racconta Napoli da circa quarant’anni.
Nelle strade di Chiaia troveremo infatti il Mito della Sirena, il Culto di San Gennaro, Pulcinella Maschera del Mondo, Il Corno benaugurante, I Vulcani, grandi esplosioni di colore, stavolta sotto forma di festose e bellissime luminarie che riempiranno la zona di Chiaia di allegria e atmosfera natalizia. Il progetto Di-segni di luce è stato voluto da Chiaia District e Confcommercio per il Natale 2019
Lello Esposito lavora a Napoli ed ha esposto in tantissime mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Le sue opere sono in diverse collezioni private e pubbliche nazionali ed internazionali, il suo Studio a Piazza San Domenico Maggiore si trova a Palazzo Sansevero, nei locali che ospitarono i laboratori del principe Raimondo di Sangro, mentre l’Atelier è nello stesso storico edificio ma nelle antiche scuderie del palazzo.