Una grande mostra tutta dedicata all’archeologia subacquea, dagli albori degli studi degli anni 50 alla sperimentazione tecnologica del terzo millennio.
Fino al 9 marzo 2020 al MANN, il prestigioso Museo Archeologico Nazionale, si potrà ammirare la mostra Thalassa. Meraviglie sommerse dal Mediterraneo.
Uno straordinario percorso espositivo che presenta circa 400 reperti, provenienti da grandi e prestigiose istituzioni italiane ed internazionali che ci mostreranno un volto nuovo del Mare Mediterraneo, il Mare nostrum che, già nell’antichità, aveva un profondo valore simbolico, culturale ed economico.
Una mostra interessante che ci ricorda come il mare era la via per eccellenza dei commerci, una sconfinata distesa d’acqua che univa civiltà lontane e diverse che si alimentavano e vivevano attorno al Mare nostrum.
Tantissimi reperti per comprendere il Mare nostrum e la sua grande importanza
Tra i tanti reperti a Thalassa potremo ammirare il relitto di Antikythera, la prima imbarcazione scoperta nel Mediterraneo, proveniente dal Museo Archeologico di Atene, e tantissimi importanti reperti archeologici riemersi dalle acque.
E assieme agli straordinari pezzi esposti il visitatore potrà avere un quadro aggiornato dello stato dell’arte dell’archeologia subacquea del Meridione con anche le nuove scoperte provenienti dall‘area portuale di Neapolis dovute ai grandi cantieri per la costruzione della Linea 1 della Metropolitana di Napoli.
A Thalassa si potranno anche ammirare raffinati gioielli in oro, pregiate coppe di vetro, parti di statue bronzee ed oggetti della vita di bordo del relitto di Antykithera, e poi sezioni di nave ed anfore vinarie del relitto rinvenuto nel 1990 a largo di Punta Licosa.
Vedremo pezzi straordinari provenienti dalla penisola iberica che raggiungevano Roma, testimoniando la ricchezza dei mercati delle province romane. Non mancheranno reperti provenienti da Vivara, o coppette provenienti dal relitto di Lipari ed altri portati con le navi e ritrovati a Pompei a Ercolano e anche a Pantelleria.
La mostra racconterà il Mare Nostrum anche attraverso i luoghi dell’otium, con le straordinarie sculture ritrovate sui fondali della Grotta Azzurra, e come i raffinati affreschi provenienti da Pompei, Ercolano e Stabiae.
Le mostre corollario di Thalassa
Da non perdere anche alla Stazione Neapolis del MANN tre raffinate esposizioni, dedicate a raccontare il mondo del mare.
- “Pe’ terre assaje luntane” un percorso documentario e fotografico promosso dall’ Associazione “Ischitani nel mondo” per raccontare l’emigrazione novecentesca dall’isola verde verso le Americhe.
- Focus sull’emigrazione anche grazie alla creatività dell’artista napoletana Roxy De Box che, nella sala 90 (in prossimità della Meridiana, dal 18 dicembre al 27 gennaio), costruisce il suo progetto “MARESISTERE”: al pubblico è presentata la suggestiva installazione di una camera, che diviene luogo simbolico per condividere racconti di viaggio e distacco dalla propria patria.
- Nella sala del Plastico di Pompei, ancora, focus sul fondo antico della Biblioteca del MANN con la preziosa esposizione “La rappresentazione del mondo da Omero a Gerardo Mercatore” (18 dicembre 2019/9 marzo 2020) con circa trenta volumi, editi tra XVII e XVIII secolo.
Maggiori informazioni: Thalassa. Meraviglie sommerse dal Mediterraneo