Non ci saranno solo 130 spettacoli al Napoli Teatro Festival Italia, tra teatro, cinema, musica e danza ma anche una sezione mostre tutta gratuita
Quest’anno per la tredicesima edizione del NTFI 2020, diretta per il quarto anno da Ruggero Cappuccio, ci sarà anche una sezione mostre con quattro esposizioni.
La sezione Mostre prevede ben quattro esposizioni a ingresso gratuito visitabili a Palazzo Fondi, in via Via Medina, 24 a Napoli, dal giovedì alla domenica, dalle ore 17 alle 20, fino al 31 luglio 2020. In particolare le mostre sono:
- Fragile di Antonella Romano – In Fragile Antonella Romano c’è un percorso espositivo organizzato con l’attraversamento di cinque spazi, dominati ciascuno da un’installazione dedicata ad una fase di evoluzione personale dell’artista. Tutte sculture in fil di ferro che suggeriscono stati d’animo, evoluzioni e superamenti, da assorbire in un percorso catartico. Un lavoro che nasce da una frase della coreografa tedesca Pina Bausch: «La fragilità è l’unica forza che abbiamo».
- Roberto Herlitzka “Voglio fare l’attore” di Tommaso Le Pera – Una mostra fotografica di Tommaso Le Pera, che è uno dei più importanti fotografi di scena contemporanei, ci fa conoscere una trentina di spettacoli immortalati dalle immagini di Le Pera, e interpretati da Roberto Herlitzka. 23 immagini che compongono questa mostra e che ci mostrano i tanti spettacoli, le vicende e le storie legate ad ognuno di questi. Roberto Herlitzka è un grande attore e vederlo sul palcoscenico è sempre un’emozione indescrivibile e le immagini di Le Pera lo dimostrano.
- Ipnodramma a cura di Elena Tommasi Ferroni – Tutti i quadri esposti seguono un filo comune: sono immagini impossibili, tradotte in un linguaggio che adotta i codici acquisiti della verosimiglianza. Il teatro propone, come forma d’arte, la rappresentazione di una realtà apparente, con tempi e luoghi non soggetti alle regole spazio-temporali della natura. Ed è per questo i quadri della Ferroni si possono inserire bene in un contesto come quello del NTFI. Quadri a soggetto teatrale che sono forse i più rappresentativi del suo immaginario artistico, con situazioni paradossali, in cui quasi sempre campeggia una figura femminile in uno spazio popolato da piccoli personaggi. Alcuni dipinti sono accompagnati da animazioni: il quadro prende vita in un monitor, grazie all’abilità tecnologica di Jacopo Bette che riesce a muovere alcuni elementi al ritmo della musica sublime del repertorio classico.
- Girls Not Brides a cura di Romeo Civilli – Le spose bambine e i matrimoni precoci in Bangladesh in una bella mostra fotografica di Romeo Civilli, Girls Not Brides, che indaga una pratica patriarcale molto comune nel paese asiatico, nonostante la legge del 2017 (Child Marriage Restraint Act) fissi I’età minima dei matrimoni a 18 anni per le ragazze e a 21 per i ragazzi. Ma sembra che in Bangladesh il numero delle spose bambine è ancora molto alto e questi matrimoni arrivano assieme all’arrivo della pubertà, per evitare che le ragazze abbiano relazioni prematrimoniali. E quando si sposano c’è una dote che la famiglia del marito paga e le ragazze non possono più studiare e lavorare. Ma è alto anche il numero delle giovani donne divorziate prima dei 20 anni.
Le mostre gratuite per il Napoli Teatro Festival Italia
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