Ripulite e riqualificate alcune importanti aree di origine Greco e Romana nel centro storico
In questi giorni la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per Napoli ha proceduto alla riqualificazione di importanti aree archeologiche nel centro antico di Napoli effettuando interventi di risistemazione e di ripulitura dalla vegetazione infestante.
Un’operazione che contribuirà alla riscoperta di resti antichi di origine greco Romana nel centro della città che versavano in stato di abbandono e non erano presi in considerazione da napoletani e turisti che non riuscivano ad apprezzarne l’importanza storica visto lo stato di abbandono.
Gli interventi hanno interessato l’area archeologica di “Carminiello ai Mannesi”, vicino via Duomo e Forcella, e le mura greche di piazza Bellini e piazza Cavour nel cuore del centro storico di Napoli ed anche altre zone della città.
Il centro storico di Napoli, patrimonio dell’umanità
Dopo lo sviluppo dei primi insediamenti greci sulla costa napoletana, prima con Parthenope e poi con Palepoli, si ebbe la successiva fondazione di Neapolis il cui sviluppo urbano si comprende ancor oggi nel centro storico.
Infatti l’antica rete viaria di Neapolis era composta dai decumani, le strade principali e dai cardini, le strade secondarie che collegavano i decumani, tutte strade ancor oggi esistenti.
Abbiamo infatti in città il decumano minore, oggi via San Biagio dei Librai e il decumano maior, oggi via Tribunali e quello meno frequentato, il decumano superiore che oggi è l’asse tra via della Sapienza e l’Anticaglia.
Il cuore della città, sia greca che romana è stato sempre rappresentato dal decumano maggiore ed in particolare dalla zona dove oggi c’è Piazza San Gaetano, punto centrale di questa strada dove durante l’epoca greca c’era l’Agorà, mentre in quella romana il Foro e poi il Tempio dei Dioscuri, il Mercato, la Tholos, il Teatro e l’Odeon.
Le aree archeologiche riqualificate nel centro storico
Gli interventi della Soprintendenza Archeologia hanno riguardato le zone del “museo a cielo aperto” cioè alcuni dei resti dell’antica città greca, e quindi romana, che sono ancor oggi visibili camminando lungo alcune vie del centro. In particolare gli interventi hanno interessato:
- l’area archeologica di “Carminiello ai Mannesi” che si trova in una traversa di via Duomo, poco prima della Cattedrale e vicina a Forcella, dove si trovano importanti resti di epoca romana riferibili ad un grande complesso edilizio di età imperiale con annesso impianto termale e santuario dedicato al culto di Mitra. A breve nuovi interventi consentiranno l’apertura al pubblico dell’intero complesso monumentale;
- le mura greche di piazza Bellini e piazza Cavour, che sono imponenti resti delle fortificazioni della città greca di Neapolis. A Piazza Bellini è visibile un’ampia area sottoposta al piano di calpestio della piazza, mentre le altre sono alle spalle dell’istituto scolastico Casanova e sono mura ubicate ai piedi dell’acropoli della città alte circa 9 metri e sono uno dei tratti meglio conservati della fortificazione;
- altri interventi sono stati poi effettuati sui resti di età medievale e rinascimentale conservati all’interno del laboratorio di archeologia della Soprintendenza in via S. Maria Agnone e poi per la manutenzione del verde nell’area del parco archeologico del Pausilypon, un sito straordinario ed unico.
Gli interventi consentiranno di restituire alla comunità importanti spazi, spesso poco conosciuti, che invece conservano testimonianze importanti della storia e della identità della città. Maggiori informazioni – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
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