Parte la vendemmia tra le antiche domus del Parco Archeologico di Pompei su vigneti che si estendono su ben 15 aree nelle Regiones I e II dell’antica città con uve campane di Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso coltivate e prodotte nel Parco Archeologico più famoso al mondo
Anche quest’anno ci sarà la vendemmia nel Parco Archeologico di Pompei di uve che vengono coltivate in vigneti impiantati anni fa tra le antiche domus e che consentono anche la produzione del Vino Villa dei Misteri.
Un progetto effettuato dal Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco archeologico di Pompei assieme con l’Azienda Vinicola Mastroberardino che, oramai da anni, segue la coltivazione dei vigneti e la produzione del vino.
Attualmente i vigneti sono stati estesi in ben 15 aree, tra le domus degli scavi più famosi al mondo, che si trovano tutte nelle Regiones I e II dell’antica Pompei in piccoli campi vicini al Foro Boario, alle casa del Triclinio estivo, alle Domus della Nave Europa, al Caupona del Gladiatore e a quello di Eusino, all’Orto dei Fuggiaschi.
Il vino degli scavi che segue antiche tecniche di viticoltura pompeiana
In tutti questi anni i vigneti hanno raggiunto un’estensione di circa un ettaro e mezzo e rendono potenzialmente circa 40 quintali per ettaro, dando vita al vino Villa dei Misteri che è oramai un simbolo di Pompei nel mondo.
Il vino in degustazione quest’anno è il Villa dei Misteri Annata 2012, frutto dell’uvaggio storico di Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso. Un vino buono che, dopo un lungo periodo di affinamento, presenta un colore rosso rubino con grandi sensazioni olfattive ed al palato.
Date le restrizioni della normativa attuale quest’anno non si potrà assistere alla vendemmia ma sono state rese note alcune immagini dei vigneti. Sul sito ufficiale anche note informative sugli studi scientifici del verde e dei vigneti raccontati dall’archeobotanica del Parco archeologico di Pompei.
Maggiori informazioni – Parco Archeologico di Pompei
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