Dal 2021 ci sarà probabilmente un nuovo percorso di visita nello straordinario Parco archeologico sommerso di Baia, una parte di città romana vicina alla costa sommersa nei secoli in profondità che vanno dai 2 ai 16 metri sott’acqua
Il Parco archeologico sommerso di Baia è uno dei luoghi più straordinari della bella costa Flegrea, ed è nelle immediate vicinanze di Napoli. Una zona costiera che, nel corso dei secoli, è sprofondata lentamente, sommergendo edifici e ville tra le più interessanti del mondo antico. Una zona importante fin dal periodo romano quando tra Capo Miseno e Punta Campanella esistevano grandi edifici ed eleganti ville sul mare dell’aristocrazia romana.
Nei secoli con il fenomeno di abbassamento dei suoli gli edifici prossimi al mare sono scomparsi nelle acque trasparenti della zona ed hanno dato luogo ad una splendida e affascinante città romana sommersa.
Oggi una parte della bellissima città romana di Baia giace nel fondale sabbioso del golfo, tra la Punta Epitaffio e la Punta del Castello, a profondità variabile da un minimo di 2 m ad un massimo di 16 metri dando luogo ad una straordinaria città sommersa.
I lavori nel Parco sommerso di Baia nella zona di Portus Julius
In queste ultime settimane, in concomitanza con la chiusura al pubblico di musei e siti archeologici, i tecnici subacquei del Parco Archeologico dei Campi Flegrei hanno iniziato delle una serie di ricognizioni presso il Portus Julius, nel Parco sommerso di Baia con l’obiettivo di aprire un nuovo percorso di visita in questo straordinario contesto sommerso.
Le ricerche si sono concentrate in quello che sembra un grande piazzale, o un peristilio con portici, posto al centro dell’area verificando anche una serie di pavimenti a mosaico a tessere nere con inserti in marmi colorati.
Ritrovati anche una serie di grandi absidi, che probabilmente furono aggiunti in un secondo momento all’impianto iniziale tra strutture chiuse da murature successive e anfore appoggiate.
La zona di Portus Julius è la così detta zona B del Parco Sommerso di Bai, poco esplorata rispetto alla zona A di Punta Epitaffio dove fu ritrovato il triclinium con funzione di sala per banchetti risalente all’epoca dell’imperatore Claudio, le cui statue sono state trasferite all’interno del Museo archeologico dei Campi Flegrei dove l’ambiente è stato ricostruito.
Le ricerche in corso proseguiranno anche nei mesi successivi insieme ai Carabinieri del Nucleo subacqueo di Napoli e la società Naumacos Underwater Archaeology and Technology.
Uno luogo straordinario da vedere con una speciale imbarcazione con la chiglia trasparente
La seguente foto aerea del Parco dei Campi Flegrei vi da l’idea di una parte minima di questo straordinario posto. L’immagine è della zona del Portus Julius e si riconosce l’ampio canale di ingresso che dava accesso al lago Lucrino. A ridosso di questo si collocano una serie di strutture, da sempre riconosciute come grandi magazzini e spazi per lo scarico di merci.
La zona del Parco archeologico sommerso di Baia può essere visitata a pagamento su uno speciale battello dalla chiglia piena di finestre che consente ai passeggeri di navigare osservando reperti archeologici, fauna e fenomeni vulcanici sottomarini del Parco seduti sotto il livello del mare con la guida che illustra la visita.
fotografie Parco Archeologico Campi Flegrei
Maggiori informazioni Parco Archeologico Campi Flegrei