Nella storica Basilica del Carmine Maggiore a Napoli è stato esposto il tradizionale Crocifisso Miracoloso che viene mostrato ai fedeli per soli otto giorni all’anno in questo periodo.
E’ stato esposto anche quest’anno nella Basilica del Carmine Maggiore di Napoli il “crocifisso miracoloso “ che resterà visibile per soli otto giorni, dal 26 dicembre fino al 2 gennaio 2021.
La storica chiesa napoletana, “casa” della mamm’ro Carmine e luogo di memoria storica cittadina per via delle vicende di Masaniello e Corradino di Svevia, espone ogni anno ai fedeli per solo otto giorni il “Crocifisso Miracoloso”.
Un’occasione da non perdere per vedere e pregare in presenza di questo raro reperto della grande storia di Napoli che viene sempre invocato e svelato nei periodi di calamità.
Il Miracolo del Crocifisso Miracoloso del Carmine
La storia del miracolo ci riporta nel 1400, quando a Napoli imperversava la lotta tra gli Angioini e gli Aragonesi, per il dominio della città. A Napoli regnava Renato d’Angiò che, per respingere gli Aragonesi aveva trasformato la chiesa in una fortezza collocando le artiglierie sul campanile. Alfonso V d’Aragona teneva sotto assediò la città e aveva l’accampamento nell’attuale borgo Loreto, dove allora c’era il fiume Sebeto.
La legenda narra che il 17 ottobre 1439, il fratello di Alfonso, Pietro d’Aragona, fece sparare con una grossa Bombarda detta la Messinese, contro la chiesa del Carmine. Una grande palla sfondò l’abside della chiesa e si diresse verso il capo del crocifisso che, per evitare il colpo, si chinò sulla spalla destra, e non fu colpito: la palla è ancora conservata nella cripta della chiesa.
Il giorno dopo mentre Pietro d’Aragona stava per dare di nuovo l’ordine di azionare la bombarda, fu sparato un colpo dal campanile che gli troncò il capo. Alfonso V d’Aragona si ritirò ma dopo tre anni, nel 1442, ritornò all’assalto e conquistò Napoli il 2 giugno recandosi subito alla Basilica del Carmine per farsi perdonare del bombardamento e venerare il crocifisso.
Nell’occasione fece anche costruire un grande tabernacolo che, dopo la morte del re, dal 26 dicembre del 1459 accolse il Crocifisso Miracoloso. Dopo di allora ogni anno il Crocifisso viene esposto ai fedeli per otto giorni, fino al 2 gennaio e, nei secoli ha compiuto altri miracoli venendo riconosciuto come il Crocifisso Miracoloso.
Nella Basilica del Carmine viene conservato il racconto del miracolo del Crocifisso in un antico volume del 1683 del P. Filocalo Caputo “Il Monte Carmelo” che riporta quanto ritrovato dall’autore in una pergamena antica che era conservata nell’Archivio del Convento.
Maggiori informazioni sul “Miracoloso Successo del Santissimo Crocifisso posto nella regale chiesa di S. Maria del Carmine di Napoli” sul sito della Basilica.
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