Era la prima stazione realizzata in Italia a seguito della costruzione della linea ferroviaria Napoli Portici nel 1839: oggi è un rudere a due passi dalla stazione terminale della Circumvesuviana
Tutti sanno che la prima linea ferroviaria italiana fu realizzata nel Regno delle Due Sicilie per collegare Napoli a Portici. L’inaugurazione avvenne il 3 ottobre 1839 e fu effettuato dal re Ferdinando II che aveva voluto la ferrovia. La distanza fu coperta in 9 minuti e ½ e fu subito grande festa per questa “innovazione” voluta dal sovrano che non c’era in nessuna altra città e stato italiano.
Il Re concesse due mesi di esercizio in prova e ben 130.000 napoletani effettuarono questo eccezionale “viaggio” tra Napoli e Portici
Il treno arrivava al Granatello di Portici, dove c’era la stazione di arrivo che fu costruita tra la Reggia e la Villa D’Elboeuf che erano allora unite perché la villa D’Elboeuf era stata acquistata dai Borbone nel 1742 ed era stata unica alla Reggia da un grande parco che rappresentava lo sbocco a mare della Residenza reale.
La stazione di partenza da Napoli: la stazione Bayard
Oggi quasi nessuno sa dove sia la stazione di partenza della ferrovia Napoli Portici, la prima stazione ferroviaria costruita in Italia nel 1839: la stazione Bayard.
La stazione era nell’attuale corso Garibaldi affianco alla stazione terminale della Circumvesuviana: oggi è un rudere in stato di completo abbandono e nello stesso spazio ci sono i locali dalla sede della 2 Municipalità.
La stazione “Bayard” era il capolinea della prima linea ferroviaria italiana ed allora era in “via de Fossi”, l’odierno Corso Garibaldi, a pochi passi da Piazza Guglielmo Pepe, dalla chiesa del Carmine e dalla centralissima Piazza Mercato e vicina alle antiche mura aragonesi della città che sono ancora alla fine di corso Garibaldi, su via Marina.
Salvatore Fergola, pittore di corte celebrò l’avvenimento nel 1840 con un quadro conservato al Museo di San Martino a Napoli.
La “nuova” stazione centrale di Napoli e l’abbandono della Bayard
Alla caduta dei Borbone nel 1866 fu costruita la nuova stazione di Napoli Centrale e la stazione Bayard non fu più un capolinea passeggeri ma fu declassata a impianto di servizio. Purtroppo l’antica stazione fu gravemente danneggiata in alcune parti dai bombardamenti del 1943, in particolare dall’esplosione della nave Caterina Costa. Fu poi riutilizzata dal Dopolavoro Ferroviario che vi realizzò il Teatro Italia. Dopo il terremoto del 1980 fu abbandonata e alcune parti pericolanti furono demolite.
Oggi è solo un rudere abbandonato su Corso Garibaldi pieno di vegetazione selvatica, posto tra la Circumvesuviana e la sede della 2 Municipalità del Comune di Napoli che ha riutilizzato una piccola parte della vecchia Stazione.
Il futuro della Stazione Bayard
In qualsiasi posto al mondo un luogo del genere sarebbe un affollato museo. A Napoli, purtroppo, è in stato di abbandono. Sarebbe bello il restauro e valorizzazione di quest’opera che è parte della grande storia della città, e non solo, e che si trova a pochi passi dai resti delle mura Aragonesi e da Piazza Mercato, cuore storico della città dove fu decapitato Corradino di Svevia, dove ci fu la rivolta di Masaniello e dove si svolsero molte vicende della rivoluzione napoletana del 1799.
Scopri gli altri luoghi splendidi di Napoli e della Campania con Napoli da Vivere
© Napoli da Vivere – riproduzione riservata