L’antico orologio della torretta sulla facciata del Palazzo di Piazza del Plebiscito è stato restaurato nel 2019 assieme a un’antichissimo orologio solare settecentesco nel Chiostro Grande della Certosa di San Martino.
Si sentono di nuovo i rintocchi dell’orologio del Palazzo Reale di Napoli che si trova nella torre sopra l’ingresso principale della reggia costruita da Domenico Fontana. L’orologio era stato restaurato nel 2019 e la suoneria dell’orologio era stata spenta in occasione dei concerti del Teatro San Carlo che si sono tenuti a luglio e agosto del 2020 in piazza del Plebiscito. E in questi giorni le campane dell’orologio sono state provate e saranno di nuovo attive con l’ora legale.
Quello di Palazzo Reale è uno dei due orologi storici cittadini che sono stati restaurati pochi anni fa e sono tornati di nuovo a scandire le ore dei napoletani come hanno fatto per secoli. L’altro è un’antichissimo orologio solare settecentesco, fermo da più di 100 anni che si trova nel Chiostro Grande della Certosa di San Martino.
L’orologio della Torretta di Palazzo Reale di Napoli
Quello di Palazzo Reale, che in questi giorni è tornato a suonare, è stato restaurato all’inizio di marzo 2019, dopo oltre 30 anni di fermo e si trova sulla sommità della facciata principale del Palazzo Reale.
L’orologio è in una torretta realizzata apposta per contenerlo sulla facciata barocca del Palazzo costruito dall’architetto Domenico Fontana e voluto dai Vicerè spagnoli come nuovo Palazzo Reale di Napoli. L’orologio suonerà ogni 15 minuti ma solo fino alle 21 per garantire il sonno dei residenti. Lo straordinario restauro del 2019 fu voluto e finanziato dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio ed inaugurato dalla Principessa Beatrice di Borbone.
A San Martino è stato restaurato l’antico orologio solare
Sempre nel 2019 è stato restaurato e ripristinato, dopo oltre 100 anni, anche l’orologio solare settecentesco nel Chiostro Grande della Certosa di San Martino.
Un orologio storico che per alcuni secoli ha scandito le ore del giorno dei monaci della Certosa e che misurava solo le ore del mattino visto la sua esposizione ad est. Il restauro, condotto dell’architetto Alessandra Pagliano, esperta di Gnomonica e docente alla Federico II, è durato alcune settimane ed ha consentito di ripristinare anche i colori delle linee originale che erano blu e rosse. Le blu indicavano l’ora, le seconde la data tenendo conto dei solstizi e equinozi sempre grazie all’ombra del sole che veniva proiettata sull’orologio. La Certosa di San Martino
© Napoli da Vivere – riproduzione riservata