Riapre al pubblico il Real Bosco di Capodimonte da lunedì 19 aprile 2021

Riapre al pubblico da 19 aprile 2021 il Real Bosco di Capodimonte, Il museo invece rimane chiuso fino a nuove indicazioni seguendo il piano delle riaperture nazionali. Nel bosco sarà obbligatorio seguire le norme di sicurezza vigenti con obbligo della mascherina da indossare anche all’aperto, distanziamento sanitario e divieto di assembramento

 

Riaprirà al pubblico da lunedì 19 aprile 2021 il Real Bosco di Capodimonte. L’apertura sarà dal lunedì al venerdì con apertura alle ore 7:00 e chiusura alle 19:30 e nel bosco sarà obbligatorio seguire le norme di sicurezza vigenti con obbligo della mascherina da indossare anche all’aperto, distanziamento sanitario e divieto di assembramento.

Il museo invece rimane chiuso fino a nuove indicazioni seguendo il piano delle riaperture nazionali. La direzione del Museo invita tutti coloro che andranno nel Real Bosco di Capodimonte a seguire con attenzione tutte le misure di sicurezza sanitaria vigenti.

Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli, il più grande parco cittadino

Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli è il più grande parco cittadino e contiene oltre 150.000 mila alberi di alto fusto, disposti lungo 36 km di viali a macchia boschiva, con oltre 400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli, e su una superficie totale di 124 ettari di bosco. Un parco straordinario da visitare assieme allo splendido museo.

In origine il Real Bosco di Capodimonte era una grande riserva di caccia del Palazzo Reale di Capodimonte ed è ha mantenuto la sua grande estensione.

Il grande parco fu progettato nel 1734 dall’architetto Ferdinando Sanfelice, uno dei più grandi architetti del tardobarocco napoletano, che lo ideò con due sezioni diverse: il grande giardino che si trovava attorno nell’area intorno alla Reggia con ampie vedute panoramiche sul golfo di Napoli, e l’ampio bosco per la caccia che si estendeva tutto attorno con anche grotte e costruzioni come la chiesa e le aziende agricole e manifatturiere. Nel Bosco di Capodimonte sia che si entri da Porta grande o da Porta piccola si trovano subito grandi viali pieni di verde.

Quando nel 1700 fu costruito il Palazzo Reale di Capodimonte ci fu una “rivoluzione” urbanistica e fu costruita una grande strada la “via nova” e un grande ponte,  l’attuale via Santa Teresa e il Ponte della Sanità,  in modo che il Re e la Corte potessero andare agevolmente da Palazzo Reale a piazza del Plebiscito al nuovo palazzo di Capodimonte.

La Porta di Mezzo del Bosco di Capodimonte

La parte più bella e coreografica del Real Bosco di Capodimonte è la Porta di Mezzo che è l’accesso originario al grande Bosco, una porta grande e maestosa che introduceva attraverso un ampio emiciclo, al tracciato settecentesco del Bosco. Alla realizzazione del Bosco lavorarono grandi architetti dell’epoca ma il progetto fu ultimato da Ferdinando Fuga tra il 1760-1770.

Dal grande emiciclo iniziano cinque viali, che si aprono a ventaglio nel folto del Bosco e sono pieni di lecci e altri grandi alberi. Poi addentrandosi nel bosco si raggiunge la zona organizzata all’inglese con grandi viali che si diramano all’interno e si incontrano anche valloni naturali e zone piene di alberi, anche castagni ma solitarie.

Entrando da Porta Piccola e andando a sinistra, al lato opposto della Reggia, si entra nella vasta area nord del giardino tardo Barocco, che va da Porta Caccetta a Porta Miano. Una zona molto bella rifatta a partire dal 1835 dai botanici Gussone e Dehnhardt che riorganizzarono il terreno creando colline e ampi spazi di prato e poi macchie a bosco ed alberature isolate. Una zona particolare dove ci sono alcuni monumentali come l’antica Fabbrica della Porcellana di Capodimonte (1744-1759), la chiesa di San Gennaro e strutture legate alle attività produttive del Bosco come l’ampia Capraia con stalle e rimesse.

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