Musica perseguitata: concerto all’Albergo dei Poveri per la Giornata della Memoria

albergo dei poveri napoli

Il 20 gennaio 1942, “solo” 70 anni fa, in un incontro che si tenne in una villa sulla riva del lago Wannsee a Berlino fu deciso come attuare la cosidetta “Soluzione finale della questione ebraica” (Endlösung der Judenfrage). Quindici alti ufficiali nazisti decisero il destino di milioni di ebrei e di tante minoranze (zingari, disabili, omosessuali, dissidenti politici…).

Anche la musica fu perseguitata: si decise la divisione tra “musicisti buoni e cattivi”, tra quelli destinati al “paradiso dell’esecuzione o all’inferno dell’oblio”, come scrisse Mario Labroca. Si decise anche del tipo di musica e dei musicisti che, a seguito delle leggi razziali, furono inseriti liste di compositori definiti “degenarati” e la loro musica fu definita “entartete Musik”, musica degenerata.

70 anni dopo, cioè domenica 20 gennaio 2013, dalle 9,30 presso il Real Albergo dei Poveri in piazza Carlo III n.5 a  Napoli (alla Palestra Kodokan), si terrà un’anticipazione della Giornata della Memoria che quest’anno avrà come tema la “musica perseguitata”. L’incontro è dedicato ai musicisti, che come altri, furono perseguitati e inghiottiti dal regime nazista. Su iniziativa di “Psichiatria Democratica” e della Camera del Lavoro di Napoli si terrà un incontro e un concerto per musiche per quartetto d’archi, violino, chitarra, fisarmonica e voce.

In programma alle ore 9,30 un introduzione di Emilio Lupo, Segretario Nazionale di Psichiatria Democratica cui seguiranno alle ore 9,40 interventi di Federico Libertino, Segretario Generale  C.d.L.M. di Napoli e di Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale Nazionale Cgil. Alle 10 la presentazione di Pinuccia Carrer, storico della musica sulla “Musica perseguitata” e, a seguire un concerto con musiche di Aldo Finzi, Béla Bartók, Felix Mendelssohn- Bartholdy, Vittorio Rieti, Mario Castelnuovo Tedesco, Hans Krása, kurt Weill. Con Simonetta Heger, pianoforte; Renata Stefani, mezzosoprano, Carola Zosi, violino.

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