Potrebbe sembrare la trama di un libro di Dan Brown, l’autore del “Codice da Vinci”, ma la notizia è vera. Qualche giorno fa il quotidiano Il Mattino, il più importante giornale del Mezzogiorno, ha riportato un articolo molto particolare che vogliamo raccontarvi.
Il conte Dracula sarebbe morto a Napoli e sarebbe stato sepolto in città in una chiesa nel centro storico della città.Ad affermarlo un gruppo di studiosi dell’Università di Tallinn in Estonia che, dopo lavori e ricerche documentali sono in città per avere riscontri in loco dei propri studi. Secondo loro il corpo del conte Dracula è sepolto in città nel chiostro di Santa Maria La Nova in una particolare tomba già identificata.
Ma procediamo con ordine. La storia ci racconta che nel 1476 il conte Vlad Tepes Dracula scomparve durante una battaglia contro i turchi e venne dato, pertanto, per morto. Era anche già noto che una delle sue figlie, la piccola Maria di sette anni, venne adottata da una nobile donna napoletana e condotta nel regno di Napoliallora dominato dagli Aragonesi di Ferrante D’Aragona. Cresciuta in città, la figlia del Conte Dracula sposò poi un nobile napoletano della famiglia Ferrillo con cui andò a vivere nei territori di Acerenza in Basilicata. Alla sua morte fu poi seppellita a Napoli con il marito. Era anche noto che il conte Vlad Tepes Dracula apparteneva all’ordine del Dragone come il re di Napoli dell’epoca Ferrante D’Aragona.
Ma come si è giunti all’ipotesi della morte in città anche del Conte Dracula? In questi ultimi mesi ultimi mesi una studentessa napoletana, preparando la tesi di laurea, scattò delle foto ad una tomba, sita nel chiostro di Santa Maria la Nova, che presenta dei segni particolari: poi si mise in contatto con gli studiosi dell’Università di Tallinn per avere spiegazioni su tali specifiche incisioni. Da ciò è nata la curiosità degli studiosi estoni che, una volta arrivati a Napoli hanno avanzato l’ipotesi che la morte del conte Dracula non avvenne in battaglia ma venne fatto prigioniero dai turchi e che fu poi riscattato dalla figlia Maria che riuscì a portarlo a Napoli. Alla sua morte lo fece seppellire in città, a Santa Maria la Nova. L’analisi della tomba, che appartiene alla famiglia di Ferrillo, il marito di Maria e «genero» di Dracula, secondo gli studiosi, è piena di riferimenti molto espliciti.
Il conte Dracula si chiamava Vlad Tepes Dracula: i bassorilievi della tomba rappresentano un drago e cioè il nome del conte Dracula. Poi ci sono anche due simboli di matrice egizia che non sono mai presenti su una tomba europea: sono due sfingi contrapposte che richiamano il nome della città di Tebe che gli egiziani chiamavano Tepes. Da qui l’idea che quei simboli siano il nome Dracula Tepes, il nome del conte Vlad Tepes Dracula. Ma siamo ancora agli inizi degli studi e le ipotesi andranno approfondite e gli studiosi estoni dell’Università di Tallinn sono a Napoli per questo.
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