I Musei “minori” napoletani – il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa

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Continua su “Napoli da Vivere” un giro tra i musei minori della Campania. Oggi vi proponiamo il Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa al corso San Giovanni quasi a Portici.

E’ ospitato in un meraviglioso sito di architettura industriale che sono le officine dell’epoca borbonica. Precisamente il “Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive”, fondato da Ferdinando II di Borbone nel 1840 in occasione dell’avvio della prima ferrovia in Italia la linea Napoli-Portici vero primato dell’epoca.

Le officine sono state attive fino al 1975 e dal 1989 le Ferrovie dello Stato hanno avviato il Museo con decine di locomotive, carrozze, arredi di stazioni, plastici e documenti progettuali e d’epoca. E’ proprio sul mare, con il Vesuvio a due passi e una spettacolare vista sul Golfo di Napoli. Il Museo è diventato, dopo accurati interventi di restauro, uno dei più importanti complessi di archeologia industriale italiana.

Il più importante Museo Ferroviario in Europa

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Per la ricchezza dei materiali conservati è considerato uno dei più importanti musei ferroviari d’Europa. Occupa 36mila metri quadrati, di cui 14mila coperti e, sul vasto piazzale che affaccia sul mare, conserva un’elegante pensilina liberty dei primi del Novecento. Ospita molti locomotori in ambienti originali e molto suggestivi. C’è la locomotiva Bayard con le carrozze che inaugurò la linea Napoli-Portici, e cioè la prima ferrovia d’Italia, e poi locomotive a vapore, elettriche, a cremagliera, e le littorine a benzina e a nafta. Pietrarsa ci porta attraverso 170 anni di storia delle Ferrovie italiane, e tra passato e presente congiunge idealmente la locomotiva Bayard ai sofisticati e velocissimi treni dell’Alta Velocità.

Si visita, a pagamento, dal lunedì al venerdì 8.30-13.30 ma è aperto anche altri giorni; meglio telefonare 081-472003. Una curiosità: si può arrivare in treno (linea napoli-salerno) e c’è la fermata proprio all’ingresso del museo. Nel piazzale una grande statua di Ferdinando II, alta più di 4 metri e fusa nell’officina nel 1852, sorveglia soddisfatto le sue officine. È un luogo unico, straordinario, adatto ai visitatori di ogni età.

Rino Mastropaolo


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