Da non perdere la Gatta Cenerentola che sarà trasmessa la sera di Pasqua su RAI 4, la versione moderna dell’omonima fiaba di Giambattista Basile
Programmazione speciale per Pasqua 2020 per la RAI che trasmetterà alle 20.00 su RAI 4 la versione moderna dell’omonima fiaba di Giambattista Basile, cioè il bel film di animazione La Gatta Cenerentola creato con una tecnica innovativa di animazione digitare e prodotto a Napoli.
Il film vede come regista Alessandro Rak, che è stato anche il regista del bel film d’animazione “l’arte della Felicità”, assieme a Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone dei Foja.
Le voci dei personaggi sono di grandi attori italiani tra i quali Alessandro Gassmann, Maria Pia Calzone e Massimiliano Gallo.
La “Gatta Cenerentola” è uno speciale film animato pluripremiato al festival del Cinema di Venezia che ha ricevuto anche una grande attenzione dalla critica e dal pubblico, ed ha raccolto premi anche per la musica, armonizzata tra note tipiche della canzone napoletana e sonorità jazz e post-moderne.
La trama del film la Gatta Cenerentola
“Cenerentola è cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con sé nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticate, sarà il teatro dell’intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati ad uno stesso, sottilissimo, filo.”