Un video con una discesa nelle caverne antiche di Ercolano, quelle scavate per accedere alla città ricoperta dal Vesuvio e da dove si entrava ai tempi del Gran Tour
Grazie ad un video del Parco Archeologico di Ercolano si potrà scendere nelle visceri della terra, al Teatro Lapillo, ripercorrendo i momenti della scoperta delle rovine dell’Antica Ercolano trovata nel 1710 da un contadino della zona che scavò di un pozzo per irrigare il suo orto e ritrovò la città antica.
Un viaggio molto particolare tra i cunicoli che furono poi percorsi nel 1700 per accedere alla città sotterrata e alle sue meraviglie.
Il cosi detto Teatro Lapillo era l’antico accesso agli scavi di Ercolano, quello che fu utilizzato dai viaggiatori del Grand Tour nel Settecento per “scendere” sottoterra e ritrovarsi nel 79 d.C. quando l’eruzione del Vesuvio distrusse Pompei ed Ercolano sotterrandole con cenere e lapilli e conservandole per secoli.
Accompagnati da una funzionaria del Parco Archeologico si potranno vedere le meraviglie della zona e scoprirne l’affascinante storia.
I materiali recuperati nei primi scavi usati per villa d’Elboeuf
Si narra che gli antichi marmi ritrovati furono acquistati da un artigiano impiegato nella realizzazione della splendida villa d’Elboeuf, sita nelle immediate vicinanze del porto del Granatello a Portici e la prima delle 122 ville vesuviane costruite nel Miglio d’oro.
Lo stesso principe d’Elboeuf intraprese poi altri scavi a circa 25 metri al di sotto del livello stradale creando un particolare reticolo di cunicoli che costituì l’accesso alla antica Ercolano per i viaggiatori del Gran Tour.
Il video è disponibile, assieme ad altri, sul canale YouTube del MiBACT, dove dall’inizio dell’emergenza, si trovano tanti contributi audiovisivi per permettere a tutti di continuare a godere del patrimonio culturale Italiano.