Nella Reggia di Carditello si produrrà il Vino dei Borbone

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Il Pallagrello, vino particolarmente amato dal Re Ferdinando IV di Borbone rivivrà nelle terre attorno alla Reggia di Carditello dove si sta già avviando la produzione di bachi da seta. Inizia così a rivivere ed a integrarsi con il territorio l’antica Reggia di Carditello voluta come riserva di caccia di Carlo di Borbone e trasformato poi in grande azienda agricola modello da Ferdinando IV.

 

 

La Fondazione Real Sito di Carditello recupererà e venderà, anche all’estero, l’antico vino che bevevano i Borbone, il Pallagrello, grazie all’acquisizione di oltre 4.000 mq di terreno da impiantare a vigneto vicino alla reggia di Carditello e alla collaborazione tecnica con le Vigne Chigi di Capua.

© Scabec spa

Si avvierà in questo modo un grande progetto di valorizzazione del territorio con il recupero di antichi vitigni del Pallagrello, vino che sarà poi venduto sui mercati nazionali e internazionali con il marchio Carditello.

Il progetto è stato possibili grazie all’ottenimento dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali di oltre 4.000 mq di terreno da impiantare a vigneto vicino alla Reggia di Carditello.

Su questi terreni, ora in carico alla Fondazione, sarà impiantata una nuova vigna di Pallagrello bianco e nero a cura delle cantine Vigne Chigi a partire da marzo 2021, in particolare una vigna di Pallagrello bianco e una di Pallagrello nero, il famoso vitigno particolarmente apprezzato dai Borbone.

A Carditello riparte anche l’arte della Seta

Ma non solo il vino nei programma della Fondazione Carditello ma anche la produzione della Seta.

Riparte infatti l’antica arte serica dal Real Sito di Carditello che promuoverà lo sviluppo delle attività di gelsicoltura e bachicoltura sul territorio, e mettendo a disposizione di giovani coltivatori i terreni di pertinenza della Reale Delizia.

E’ stato infatti firmato anche un protocollo d’intesa tra la Fondazione Real Sito di Carditello, Rete San Leucio Textile, Coldiretti Caserta, Coldiretti Giovani e Club per l’Unesco di Caserta per  stimolare iniziative tese alla valorizzazione della filiera produttiva nella provincia di Caserta, in connessione con le seterie di San Leucio.

Per conoscere le dimore Borboniche in Campania vedi anche:

Maggiori informazioni – Fondazione Real Sito di Carditello

© Napoli da Vivere – riproduzione riservata

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